Italia in prima linea per Gaza, prosegue l’impegno del governo nel programma umanitario: 14 bambini palestinesi riceveranno cure oncologiche negli ospedali italiani
Arrivati in Italia 14 bambini palestinesi malati oncologici per cure salvavita. L’operazione, coordinata dalla Farnesina con la Protezione Civile, rientra nel programma umanitario del Governo per la popolazione di Gaza.
Italia in prima linea per Gaza, prosegue l’impegno del governo nel programma umanitario: 14 bambini palestinesi riceveranno cure oncologiche negli ospedali italiani
Un gruppo di 14 bambini palestinesi malati oncologici è arrivato in Italia per ricevere cure salvavita, nell’ambito dei programmi di assistenza umanitaria del Governo italiano. Un’operazione resa possibile grazie alla collaborazione tra Protezione Civile, Unità di Crisi della Farnesina e autorità israeliane, con l’obiettivo di garantire l’assistenza sanitaria a chi ne ha più bisogno.
È arrivato ieri sera, Giovedì 13 febbraio, a Ciampino un gruppo di bambini palestinesi malati oncologici che saranno curati in Italia, nell’ambito dei programmi di assistenza umanitaria del Governo italiano per la popolazione palestinese. Da Roma, Milano e Pisa con il coordinamento dell’Unità di Crisi, i bambini verranno poi trasferiti negli ospedali di assegnazione con autoambulanze messe a disposizione dalla Protezione Civile.
La richiesta di evacuazione da Gaza e l’auspicio di un’accoglienza dei minori malati in Italia erano stati formulati anche dal Cardinale Pierbattista Pizzaballa, in occasione della visita del Ministro Tajani in Israele lo scorso 6 febbraio.
Fondamentale è stata, inoltre, la collaborazione delle autorità israeliane per consentire l’evacuazione dei bambini e delle loro famiglie verso l’Egitto. In tal senso, l‘Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, d’intesa con l’Unità di Crisi della Farnesina ed il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, ha tenuto costanti contatti con il COGAT (unità dell’esercito israeliano incaricata di coordinare le attività di governo nei Territori palestinesi) per consentire l’uscita dalla Striscia dei 14 piccoli pazienti e dei loro accompagnatori affinché potessero esser trasferiti per cure in Italia.
L’iniziativa rientra nel più vasto programma “Food for Gaza”, grazie al quale l‘Italia è in prima linea con il suo impegno umanitario sin dalle prime fasi della crisi in Medio Oriente. In occasione dell’ultima riunione del Tavolo Food for Gaza presieduto alla Farnesina il 22 gennaio scorso dal Ministro Tajani, è stato deciso di allargare il perimetro dell’iniziativa prevedendo anche il coinvolgimento dei Policlinici universitari italiani, a partire dal settore sanitario. Specifica attenzione prioritaria è stata data inoltre al tema delle evacuazioni mediche dalla Striscia di bambini malati, insieme alle loro famiglie, per essere curati in Italia.
In occasione dell’ultima missione di Tajani in Israele del 6 febbraio per l’arrivo al porto di Ashdod dei 15 camion destinati alle operazioni di distribuzione a Gaza e di ulteriori 15 tonnellate di aiuti umanitari, il titolare della Farnesina era stato accompagnato dal Ministro Annamaria Bernini e da un team medico per esplorare sinergie nel campo sanitario.
L’Italia è impegnata ad ampliare il focus delle sue iniziative verso la ricostruzione di Gaza, a partire dal settore sanitario, e si stanno approfondendo ulteriori possibilità di collaborazione con alcuni importanti presidi medici nel nostro Paese.
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato: “L’Italia continua a dimostrare con i fatti il proprio impegno umanitario. Ancora una volta, stiamo facendo tutto il possibile per alleviare le sofferenze della popolazione civile di Gaza, con un’azione concreta e tempestiva. Ogni bambino che portiamo in Italia è un segno di speranza, un impegno per la vita e per il futuro. Voglio esprimere la mia profonda gratitudine a tutto il personale della Difesa, al MAECI, alla Protezione Civile e agli operatori sanitari che hanno reso possibile questa operazione complessa e delicata. L’Italia conferma il proprio ruolo di Paese che aiuta, sostiene e protegge chi si trova in difficoltà”.
Questa iniziativa testimonia l’impegno concreto dell’Italia nel facilitare l’accesso all’assistenza sanitaria per i più vulnerabili e nel contribuire alla stabilizzazione della regione. In questo ambito si colloca infatti la recente missione EUBAM-Rafah, alla quale il nostro Paese partecipa con un contingente di Carabinieri al valico di Rafah per coordinare e facilitare il transito giornaliero di feriti e malati.
L’attività si aggiunge alle iniziative umanitarie già attuate dall’Italia a favore della popolazione palestinese, tra cui l’operazione congiunta con la Giordania, denominata “Un ponte per Gaza“, con il trasporto di aiuti umanitari attraverso assetti aerei delle Forze Armate italiane e giordane, l’invio di aiuti umanitari attraverso il Corridoio Marittimo di Cipro e l’assistenza sanitaria fornita da Nave Vulcano della Marina Militare.
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