Israele e Gaza: il Ministro Sa’ar conferma “Governo israeliano pronto a votare l’accordo”
Israele e Hamas vicini a un accordo di tregua di 42 giorni. Previsto il rilascio graduale di 33 ostaggi israeliani. Il governo israeliano conferma di essere pronto al voto sull’intesa.
Israele e Gaza: il Ministro Sa’ar conferma “Governo israeliano pronto a votare l’accordo”
Un annuncio ufficiale sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è atteso tra oggi e domani. Secondo fonti locali e internazionali, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha dichiarato che il governo è pronto a riunirsi per votare sull’accordo già domani, qualora venga raggiunto. “Siamo molto vicini all’intesa,” ha detto Sa’ar. La bozza prevede una tregua iniziale di 42 giorni, durante i quali avverrà il rilascio graduale di 33 ostaggi israeliani detenuti da Hamas, segnando un possibile primo passo verso una de-escalation del conflitto.
L’accordo e il rilascio degli ostaggi
L’accordo in discussione, mediato da Qatar ed Egitto, prevede diverse fasi. Nella prima, oltre al rilascio di 33 ostaggi, sarà avviato il graduale ritiro delle forze israeliane dalla Striscia. La leadership di Hamas avrebbe già approvato i termini dell’intesa, come confermato ad Al Jazeera da Khalil al-Hayya, membro della delegazione negoziale di Hamas. Tuttavia, l’ufficio del primo ministro israeliano ha smentito che Hamas abbia fornito una risposta definitiva, dichiarando che il dialogo è ancora in corso.
Un possibile annuncio formale potrebbe arrivare nelle prossime ore. Secondo il quotidiano qatariota Al-Arabi Al-Jadeed, questa sera il primo ministro del Qatar, Mohammed al-Thani, e il ministro degli Esteri, Mohammed bin Abd al-Rahman, terranno una conferenza stampa a Doha per confermare l’intesa.
Raid israeliani a Gaza
Mentre si attende il cessate il fuoco, l’aviazione israeliana ha continuato a colpire la Striscia di Gaza. Fonti locali riportano almeno 33 vittime tra la notte e questa mattina, ma il bilancio potrebbe aggravarsi. Il bilancio potrebbe salire nelle prossime ore. Inoltre, Israele ha effettuato un raro attacco aereo contro un obiettivo militare in Siria, l’operazione sembra essere collegata a una presunta minaccia alla sicurezza regionale. Sono tre le persone rimase coinvolte e uccise, come riportato da fonti mediche e dall’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Le dichiarazioni del ministro Sa’ar
Il ministro degli Esteri israeliano ha sottolineato la complessità e le implicazioni dell’accordo: “È un’intesa difficile, dolorosa, ma necessaria. Liberare i nostri ostaggi è fondamentale, anche se ciò comporta il rilascio di pericolosi terroristi. È una decisione difficile, ma è questo che significa leadership: scegliere tra due opzioni ugualmente difficili”. Sa’ar ha confermato che la prima fase dell’accordo dovrebbe durare 42 giorni e includere la liberazione di donne, anziani e altri ostaggi, secondo un ordine concordato con Hamas.
Prossimi passi
Il governo israeliano e il gabinetto si riuniranno domani per un voto cruciale sull’accordo. I colloqui a Doha proseguono sotto la supervisione di mediatori qatarioti, egiziani e americani, con la speranza di concludere una tregua che potrebbe segnare un punto di svolta nel conflitto.
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