Indonesia, alluvioni e frane devastano Sumatra: oltre 90 morti, centinaia di dispersi e villaggi isolati.
Gravi alluvioni e frane a Sumatra: oltre 90 morti, centinaia di dispersi, villaggi isolati e soccorsi in difficoltà. Maltempo estremo anche in Thailandia.
Indonesia, alluvioni e frane devastano Sumatra: oltre 90 morti, centinaia di dispersi e villaggi isolati.
L’isola indonesiana di Sumatra è stata colpita da una grave emergenza idrogeologica provocata da precipitazioni eccezionalmente intense, culminate in alluvioni e frane che hanno causato almeno 90 vittime, quasi 100 feriti e centinaia di dispersi. Lo riferiscono le autorità locali e i servizi di soccorso, impegnati in operazioni di ricerca rese particolarmente complesse dall’interruzione delle principali vie di comunicazione.
Secondo il portavoce della polizia di Sumatra Settentrionale, Ferry Walintukan, nel solo territorio provinciale si registrano 62 deceduti, 95 feriti e oltre 65 dispersi. Nella vicina Sumatra Occidentale, l’Agenzia locale per la gestione delle catastrofi ha confermato altri 22 morti e 12 persone non localizzate.
Dinamica meteorologica dell’evento
La crisi è stata innescata dal passaggio di un ciclone tropicale formatosi il 27 novembre nelle vicinanze dello Stretto di Malacca, che ha intensificato la portata delle piogge monsoniche stagionali. I meteorologi attribuiscono l’anomalia alla concomitante interazione tra il tifone Koto, attivo sulle Filippine e il ciclone Senyar, sviluppatosi in maniera atipica.
L’effetto combinato dei due sistemi ha generato precipitazioni di forte intensità su un’area molto estesa del Sud-Est asiatico, coinvolgendo anche la Thailandia meridionale e parte della Malesia.
Danni alle infrastrutture e ai centri abitati
Le piogge hanno provocato l’esondazione di numerosi corsi d’acqua montani e reso instabili versanti già soggetti a erosione, con la conseguente formazione di frane di grandi dimensioni. L’Agenzia nazionale indonesiana per la gestione dei disastri (BNPB) segnala oltre 2.000 edifici danneggiati o sommersi, circa 5.000 residenti evacuati e infrastrutture stradali e ponti gravemente compromessi.
Particolarmente rilevante il crollo del ponte Gunuang Nago, nella città di Padang, che ha interrotto il collegamento tra i sottodistretti di Pauh e Kuranji.
Soccorsi ostacolati da blackout e isolamento logistico
Le squadre di emergenza segnalano difficoltà operative dovute a interruzioni della rete elettrica, mancanza di telecomunicazioni e strade inaccessibili per frane o ponti crollati.
Per raggiungere i villaggi più colpiti sono necessari elicotteri o trasporti via rotta fluviale. Gran parte dei dispersi sarebbe stata trascinata via dalle correnti dei torrenti ingrossati o rimasta intrappolata sotto le colate detritiche.
La situazione in Thailandia
La stessa ondata di maltempo ha creato un’emergenza parallela nel sud della Thailandia, dove le autorità sanitarie riferiscono che l’obitorio dell’ospedale di Songkhla ha raggiunto la propria capacità massima, rendendo necessario il ricorso a camion frigoriferi per la gestione temporanea dei cadaveri.
Il terremoto di intensità 6.6
A complicare ulteriormente la situazione, alle 11:56 ora locale del 27 novembre, un terremoto di magnitudo 6.6 (dati USGS) ha colpito l’area di Simeulue, al largo della costa occidentale di Sumatra, con ipocentro a circa 25 km di profondità. Non sono state diramate allerte tsunami né segnalati danni significativi, ma la scossa ha generato apprensione in un contesto già estremamente instabile dal punto di vista geotecnico.
Un disastro umanitario in evoluzione
In molte zone di Sumatra l’acqua ha sommerso campi, infrastrutture e vie di comunicazione. Interi raccolti agricoli sono stati compromessi, aumentando la vulnerabilità economica delle famiglie colpite. Senza elettricità, molti centri abitati non possono nemmeno pompare acqua potabile, e cresce il rischio di malattie legate all’acqua stagnante.
Le autorità stanno preparando nuovi centri di evacuazione e cercando di rafforzare gli argini più fragili, ma il quadro resta estremamente critico.
Rischi attuali e previsioni
Le autorità meteorologiche indonesiane avvertono che ulteriori precipitazioni intense sono attese nelle prossime 48–72 ore, con rischio di nuove frane e ulteriori esondazioni. La priorità operativa resta il ripristino delle linee di accesso e la localizzazione dei dispersi, mentre i centri di evacuazione continuano a ricevere sfollati da diverse aree rurali.
La tragedia di Sumatra è uno di quegli eventi che segnano un’intera regione. Le comunità colpite dovranno affrontare un lungo e complicato percorso di ricostruzione, mentre il numero dei dispersi e delle vittime potrebbe continuare a crescere.
Ancora una volta, questi eventi estremi mostrano quanto le infrastrutture e la sicurezza delle popolazioni siano sempre più messe alla prova dai cambiamenti climatici e dall’intensificarsi dei fenomeni meteorologici.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

