Incendio in una moschea in Cisgiordania, aperta un’indagine: tensione crescente nella regione.
L’edificio religioso di Kifl Hares, vicino ad Ariel, è stato danneggiato da un incendio. Sulle pareti trovate scritte di minaccia.
Incendio in una moschea in Cisgiordania, aperta un’indagine: tensione crescente nella regione.
Un incendio ha danneggiato nella notte tra mercoledì e giovedì una moschea nel villaggio palestinese di Kifl Hares, in Cisgiordania, vicino ad Ariel, colonia israeliana. Le fiamme hanno provocato danni alla struttura e bruciato alcune copie del Corano.
Secondo quanto riportato da diversi media israeliani e palestinesi, inoltre, sulle pareti esterne dell’edificio sarebbero state trovate scritte di minaccia rivolte al capo del Comando centrale dell’IDF, Avi Blot, al centro, in queste settimane, di polemiche per la gestione della sicurezza nei territori occupati. Alcune fonti israeliane hanno evidenziato come le frasi riportate possano essere collegate a gruppi estremisti di coloni, contrari alle direttive dell’IDF volte a limitare le incursioni nei villaggi palestinesi.
Le autorità israeliane hanno aperto un’indagine, affidata all’esercito, alla polizia e allo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e immagini delle telecamere di sorveglianza per chiarire la dinamica dei fatti e individuare eventuali responsabili.
L’episodio e il contesto
L’incendio si inserisce in un periodo di tensione crescente in Cisgiordania, dove nelle ultime settimane sono stati segnalati episodi di violenza e danneggiamenti in diversi villaggi palestinesi, come Beit Lid e Deir Sharaf, dove sono stati incendiati veicoli, campi agricoli e abitazioni private. Alcune organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato, infatti, un aumento di atti ostili ai danni di civili palestinesi e proprietà private.
Secondo un testimone locale, citato dall’agenzia Wafa, l’intervento di alcuni residenti avrebbe impedito che l’incendio si estendesse all’intera moschea. L’attivista Nazmi al Salman ha dichiarato che i responsabili avrebbero versato materiali infiammabili all’ingresso principale prima di appiccare il fuoco.
Le autorità palestinesi hanno condannato l’accaduto, definendolo “un attacco provocatorio contro i luoghi di culto”.
Le reazioni e il quadro internazionale
L’episodio avviene in un momento di forte attenzione internazionale sulla situazione nei territori palestinesi. Il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura ha recentemente messo Israele sotto esame in seguito a resoconti raccolti da ONG e organismi internazionali riguardanti presunti maltrattamenti di detenuti palestinesi. Accuse simili sono state rivolte anche ad Hamas, per le condizioni degli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza.
Nel frattempo, Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato che questa sera verrà consegnata la salma di un ostaggio ritrovata a nord di Khan Yunis, nel sud della Striscia. In base agli accordi legati al cessate il fuoco, quattro salme di ostaggi israeliani devono ancora essere restituite. L’operazione avverrà sotto la supervisione di rappresentanti del Crescente Rosso Palestinese e delle Nazioni Unite.
Iniziative diplomatiche e sicurezza
Secondo fonti dei media israeliani gli Stati Uniti starebbero valutando la costruzione di una base militare in Israele, destinata ad accogliere forze internazionali incaricate di garantire la stabilità e il mantenimento della tregua nella Striscia di Gaza.
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, intervenuto a margine del G7 in Canada, ha affermato che “l’impegno italiano sarà importante nella fase successiva alla tregua” e che si stanno valutando forme di collaborazione, come il supporto alla formazione della polizia palestinese o attività di addestramento in ambito civile e di sicurezza.
Una situazione delicata
L’incendio di Kifl Hares si aggiunge a una serie di episodi che evidenziano il clima di instabilità in Cisgiordania. Le autorità israeliane e palestinesi invitano alla calma, mentre la comunità internazionale continua a monitorare con attenzione gli sviluppi nella regione.
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