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Il Premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo 2025 va all’inchiesta sulla “flotta ombra” russa

L’inchiesta internazionale di Follow the Money, che ha svelato le reti europee dietro la flotta ombra russa del petrolio, vince il Premio Daphne Caruana Galizia 2025 del Parlamento europeo.

Il Premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo 2025 va all’inchiesta sulla “flotta ombra” russa.

Il riconoscimento del Parlamento europeo a “Follow the Money” per aver svelato la rete di navi e intermediari che aggira le sanzioni sul petrolio di Mosca.

Un’inchiesta che ha attraversato confini, redazioni e lingue, mettendo in luce le falle del sistema internazionale di sanzioni contro la Russia e le responsabilità delle imprese europee nel sostenerne indirettamente l’economia di guerra.
Il Premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo 2025, istituito dal Parlamento europeo, è stato assegnato a “Follow the Money”, la piattaforma per il giornalismo investigativo che, insieme a 13 redazioni europee, ha realizzato l’inchiesta sulla cosiddetta “flotta ombra” russa.

Un’inchiesta che segue le rotte del petrolio russo

L’indagine, frutto di mesi di lavoro congiunto tra giornalisti di Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi e Regno Unito, ha documentato come armatori occidentali abbiano guadagnato oltre 6 miliardi di dollari vendendo 230 petroliere obsolete a società collegate alla Russia.
Le navi, finite in un labirinto di proprietà opache e società di comodo, continuano oggi a trasportare petrolio russo in violazione delle sanzioni europee, spesso senza adeguate coperture assicurative e con elevati rischi ambientali.

Grazie all’uso combinato di giornalismo investigativo tradizionale, analisi dei dati e tracciamento satellitare, il team di Follow the Money ha ricostruito le rotte, i passaggi societari e le intermediazioni economiche che hanno permesso la creazione di questa flotta fantasma.
Attraverso interviste dirette ai membri degli equipaggi, i reporter hanno raccontato anche le dure condizioni di lavoro a bordo: turni massacranti, mancanza di sicurezza e salari non pagati.

Le connessioni europee: la complicità silenziosa

L’inchiesta ha fatto emergere una rete di collaboratori e intermediari con sede in Europa che supportano la flotta ombra russa nell’elusione delle sanzioni.
Secondo quanto documentato, otto agenzie europee e venti con base in Ucraina si occupano di reclutare equipaggi per le petroliere coinvolte.
In tutto, sessanta navi della flotta ombra sono state collegate a società registrate in Paesi dell’Unione europea, segno di una complicità diffusa che ha consentito alla Russia di continuare a esportare idrocarburi e finanziare l’invasione dell’Ucraina.

La cerimonia a Strasburgo

La cerimonia di consegna del premio si è tenuta a Strasburgo, nella sala stampa del Parlamento europeo dedicata proprio a Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa nel 2017 per le sue inchieste anticorruzione.

All’evento hanno partecipato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, la vicepresidente Pina Picierno (responsabile del premio) e i membri della giuria indipendente che hanno selezionato il vincitore.
Nel suo intervento, Metsola ha sottolineato:

“Il Premio Daphne Caruana Galizia testimonia il legame indissolubile tra stampa libera, democrazia e pace. In un momento in cui i regimi autoritari cercano di mettere a tacere la verità e distorcere la realtà, l’Europa resta unita a sostegno dei giornalisti che denunciano la corruzione e di tutti coloro che rifiutano di essere ridotti al silenzio.”

Tra il 21 maggio e il 31 luglio 2025, il premio ha ricevuto 316 candidature da giornalisti dei 27 Paesi dell’Unione europea. Dieci storie finaliste sono state selezionate prima della scelta finale della giuria.

Un riconoscimento per la libertà di stampa

Il Premio Daphne Caruana Galizia, del valore di 20.000 euro, è un tributo annuale alla memoria della giornalista maltese e un simbolo dell’impegno dell’Unione europea a favore della libertà di stampa, del giornalismo investigativo e della trasparenza democratica.
Il riconoscimento è destinato a giornalisti o team editoriali che abbiano pubblicato, in uno dei Paesi membri, inchieste di rilevanza europea su temi di corruzione, diritti umani e Stato di diritto.

Nelle passate edizioni il premio era stato assegnato a:

  • 2021: il progetto Pegasus, coordinato dal consorzio Forbidden Stories;
  • 2022: il documentario La Repubblica Centrafricana sotto l’influenza russa (ARTE/France24/Le Monde);
  • 2023: l’indagine sul naufragio del barcone di Pylos (Solomon, Forensis, ARD e The Guardian);
  • 2024: l’inchiesta Lost in Europe sui minori stranieri scomparsi.

Daphne Caruana Galizia, il simbolo del giornalismo libero

Daphne Caruana Galizia fu una delle voci più coraggiose del giornalismo europeo. Blogger e reporter investigativa maltese, aveva svelato scandali di corruzione, riciclaggio e criminalità organizzata legati ai vertici politici di Malta e ai Panama Papers.
Il 16 ottobre 2017 fu assassinata con un’autobomba davanti alla sua abitazione. La sua morte scosse l’Europa e provocò proteste che portarono alle dimissioni del primo ministro maltese Joseph Muscat.

Il premio che porta il suo nome non è solo un riconoscimento giornalistico, ma un impegno morale: difendere la libertà di informazione e sostenere chi, come lei, ha pagato con la vita la ricerca della verità.

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