Il Cremlino testa il nuovo missile a propulsione nucleare Burevestnik. Trump: “Putin dovrebbe far finire la guerra in Ucraina invece di testare missili”
Il presidente americano critica il test del missile nucleare Burevestnik e accusa Putin di alimentare il conflitto in Ucraina mentre la guerra entra nel suo quarto anno.
Il Cremlino testa il nuovo missile a propulsione nucleare Burevestnik. Trump: “Putin dovrebbe far finire la guerra in Ucraina invece di testare missili”
Il presidente americano Donald Trump ha definito “non appropriato” l’annuncio del leader del Cremlino Vladimir Putin sul test del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik. Parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One diretto in Giappone, Trump ha dichiarato che Putin “dovrebbe far finire la guerra in Ucraina invece di testare missili”.
Il presidente americano ha poi aggiunto che quella in Ucraina è “una guerra che avrebbe dovuto durare una settimana sta per iniziare il suo quarto anno”. Giunto a Tokyo, ha criticato il test di quello che il leader del Cremlino ha descritto come un missile che “non ha eguali nel mondo”.
Putin ha infatti testato con successo il nuovo missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, definendolo un’arma “unica” con una gittata fino a 14mila chilometri. Il leader russo ha inoltre ordinato la preparazione delle infrastrutture necessarie per l’entrata in servizio operativo del Burevestnik nelle forze armate russe.
Dal canto suo, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che l’Ucraina non sarebbe in grado di produrre missili capaci di colpire profondamente il territorio russo senza componenti importati dall’Europa. “Possono essere britannici, possono essere tedeschi, italiani, qualsiasi tipo. È evidente che l’Ucraina stessa difficilmente sarebbe in grado oggi di produrre tali missili, e almeno i componenti principali e i blocchi di questi missili sono puramente importati dall’Europa”, ha detto alla tv di Stato, citato da Interfax.
Intanto, il ministero della Difesa russo ha riferito che le forze armate di Mosca hanno intercettato 193 droni lanciati dai militari ucraini nella notte tra domenica e lunedì. La pioggia di droni ha causato la morte di un autista di minibus e il ferimento di cinque passeggeri nel villaggio di Pogar, secondo quanto dichiarato su Telegram Aleksandr Bogomaz, governatore della regione di Bryansk, al confine con l’Ucraina.
Secondo il ministero, 47 droni hanno sorvolato la regione di Bryansk e 40 quella di Mosca, la maggior parte dei quali era diretta verso la capitale russa.
Per quanto riguarda le nuove sanzioni statunitensi contro la Russia, Peskov ha dichiarato che queste “complicano” il ripristino dei rapporti tra i due Paesi, ma non rappresentano un motivo per rinunciare a rafforzare i legami. “Nonostante i diversi aspetti sollevati dal presidente degli Stati Uniti, dobbiamo comunque orientarci sui nostri interessi. I nostri interessi sono costruire buone relazioni con tutti i Paesi, compresi gli Stati Uniti. Certo, le azioni intraprese questa settimana sono state un passo ostile. Hanno realmente danneggiato le prospettive di ripresa dei nostri rapporti. Ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a questi obiettivi. Dobbiamo fare ciò che è vantaggioso per noi”, ha spiegato Peskov.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha infine definito “una menzogna totale” l’accerchiamento, da parte delle forze armate russe, di 5mila soldati a Kupyansk e Pokrovsk. “Le bugie sono rivolte agli Stati Uniti. Putin vuole convincere Trump che sta vincendo”, ha dichiarato.
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