Guerra in Ucraina: Witkoff in Russia, al via nuovi scenari diplomatici per la risoluzione del conflitto
Steve Witkoff, inviato di Trump, incontra Dmitriev in Russia. Lavrov accusa Zelensky, Londra valuta invio truppe. Nuovi raid russi su Dnipro.
Guerra in Ucraina: Witkoff in Russia, al via nuovi scenari diplomatici per la risoluzione del conflitto
Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua a infiammare l’Europa orientale, si riaccende la pista diplomatica tra Mosca e Washington. L’inviato speciale del presidente Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è arrivato in Russia e ha incontrato Kirill Dmitriev, capo del Fondo russo per gli investimenti diretti e rappresentante speciale di Vladimir Putin per la cooperazione economica. La notizia, confermata da Interfax e da un video pubblicato dalla Tass, rappresenta un nuovo tassello nel mosaico di contatti riservati tra i due Paesi.
Secondo quanto riportato da Axios, Witkoff dovrebbe incontrare anche il presidente russo Vladimir Putin. Si tratterebbe del terzo colloquio diretto tra i due uomini, segno della volontà dell’ex presidente statunitense di riaprire una via di comunicazione diretta con il Cremlino. Trump, infatti, sarebbe fortemente frustrato dallo stallo nei negoziati e avrebbe già fatto sapere che, in assenza di progressi entro la fine del mese, potrebbe considerare nuove sanzioni contro la Russia.
Lavrov: “Trump sa che Zelensky odia i russi e dovrà cedere territori”
Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che Donald Trump è consapevole dell’impossibilità per l’Ucraina di tornare ai confini del 1991. In un’affermazione destinata a far discutere, Lavrov ha detto che Zelensky “odia i russi” e che per mettere fine al conflitto sarà costretto ad accettare la perdita dei territori attualmente occupati dalla Russia.
Durante una conferenza stampa ad Almaty (Kazakistan), Lavrov ha anche affermato che gli Stati Uniti, a differenza dell’Europa, sarebbero disposti a confrontarsi sulle cause profonde del conflitto, a partire da quelle culturali e geopolitiche.
Estonia: “Mosca potrebbe voler chiudere un accordo entro il 9 maggio”
Anche sul fronte europeo si moltiplicano le voci su possibili aperture diplomatiche. Il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, ha ipotizzato che la Russia potrebbe puntare a un cessate il fuoco o a un’intesa con gli Stati Uniti entro il 9 maggio, data simbolica che segna la vittoria sovietica sulla Germania nazista. Una mossa che servirebbe a dare una connotazione storica e patriottica a un eventuale accordo.
Londra valuta l’invio di truppe per cinque anni
Nel frattempo, il Daily Telegraph ha riportato che il Regno Unito starebbe considerando l’invio di truppe in Ucraina per un periodo fino a 5 anni. Queste forze non sarebbero impegnate direttamente nei combattimenti, ma fungerebbero da “forza deterrente” per evitare la ripresa delle ostilità, in attesa della rimilitarizzazione dell’Ucraina.
Oltre all’impegno militare diretto, Londra ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per un valore di 522 milioni di euro (450 milioni di sterline). Il sostegno sarà ufficializzato durante il prossimo incontro del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (Ramstein), previsto a Bruxelles.
Kallas (Ue): “Serve più impegno dall’Europa”
Entrando al quartier generale della NATO, l’Alta rappresentante Ue Kaja Kallas ha affermato che ogni giorno si registrano nuovi impegni a sostegno dell’Ucraina, anche da parte degli Stati Uniti. Ha però sottolineato la necessità per l’Europa di rafforzare la propria difesa e aumentare l’impegno finanziario, ricordando che nel 2024 sono stati stanziati 20 miliardi di euro, con altri 23 miliardi già pianificati per il 2025.
Nuovo attacco missilistico russo su Dnipro: un morto e nove feriti
Sul fronte della guerra, un nuovo attacco missilistico russo ha colpito la città di Dnipro, provocando la morte di un uomo di 42 anni e il ferimento di altre nove persone. Il governatore della regione, Serhii Lysak, ha riferito che un vasto incendio è scoppiato nella zona colpita, causando danni a un edificio e gravi conseguenze per una donna di 55 anni, ricoverata in condizioni critiche.
Spiragli diplomatici tra tensioni sul campo
Tra raid missilistici, dichiarazioni incendiarie e tentativi di mediazione, la guerra in Ucraina continua a muoversi su un filo sottile. Mentre Trump e il suo entourage provano a riattivare i canali diplomatici, l’Europa teme uno spostamento dell’equilibrio geopolitico. La data simbolica del 9 maggio potrebbe rappresentare un momento chiave per comprendere se davvero si è vicini a un punto di svolta.
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