Guerra in Ucraina: Trump annuncia un colloquio telefonico con Putin, la conferma del Cremlino
Donald Trump annuncia un colloquio con Vladimir Putin per discutere della fine della guerra in Ucraina.
Guerra in Ucraina: Trump annuncia un colloquio telefonico con Putin, la conferma del Cremlino
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che domani, martedì 18 marzo, parlerà con il suo omologo russo Vladimir Putin per discutere della possibile fine della guerra in Ucraina. Il colloquio, secondo quanto riportato dai media statunitensi, potrebbe portare a sviluppi significativi, con un possibile annuncio ufficiale già nelle prossime ore.
“Abbiamo lavorato molto nel weekend. Vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra. Forse ci riusciremo, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità“, ha dichiarato Trump a bordo dell’Air Force One, durante il volo di ritorno dalla Florida a Washington. Il tycoon ha sottolineato che la discussione verterà su questioni territoriali e infrastrutturali, con particolare attenzione alla gestione delle centrali elettriche nelle zone di conflitto.
Mediazione USA: Witkoff ottimista su un accordo imminente
Steve Witkoff, inviato speciale del presidente americano per l’Ucraina e il Medio Oriente, ha riferito che le distanze tra Mosca e Kyiv si sarebbero ridotte, lasciando spazio a una possibile intesa entro le prossime settimane. Dopo un faccia a faccia a Mosca con il presidente Putin, Witkoff ha definito l’incontro “positivo” e ha confermato che i tre attori principali – Russia, Ucraina e Stati Uniti – sembrano intenzionati a trovare una soluzione per porre fine al conflitto.
Secondo il diplomatico, l’accordo potrebbe includere una tregua di 30 giorni, già accettata dall’Ucraina lo scorso 11 marzo su mediazione americana. Tuttavia, rimangono dubbi sulle condizioni che la Russia imporrà per accettare il cessate il fuoco. Tra le ipotesi più accreditate, si parla della rinuncia di Kyiv alla membership nella NATO e della cessione di territori attualmente sotto il controllo russo.
Il Cremlino conferma il colloquio tra Putin e Trump
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha confermato che la telefonata tra Putin e Trump è in fase di preparazione. Tuttavia, ha sottolineato che il contenuto della conversazione non sarà necessariamente vincolante: “Una conversazione tra due presidenti non è soggetta a priori a nessuna discussione significativa“.
Questa affermazione sembrerebbe rallentare le aspettative su un accordo immediato, ma la volontà di entrambe le parti di proseguire il dialogo rappresenta comunque un segnale importante. Trump stesso ha lasciato intendere che potrebbero esserci annunci rilevanti già nella giornata di martedì.
Ucraina: nuove mosse militari tra missili e cambi di comando
Mentre si discute di eventuali accordi e negoziati, Kyiv continua a rafforzare il suo arsenale militare. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato il test di un nuovo missile a lunga gittata, il “Long Neptune”, capace di raggiungere obiettivi fino a 1.000 km di distanza. Secondo fonti non ufficiali, l’attacco alla raffineria russa di Tuapse, avvenuto venerdì scorso, potrebbe essere stato condotto proprio con questa nuova arma.
Contestualmente, il leader ucraino ha disposto un cambio ai vertici delle forze armate, sostituendo il capo di Stato maggiore Anatoly Barhylevych con il maggiore generale Andriy Gnatov. La decisione è stata giustificata con la necessità di migliorare l’efficienza della catena di comando in un momento critico per la difesa del Paese.
Cosa aspettarsi dal confronto Trump-Putin?
L’esito della conversazione tra i due leader è ancora incerto, ma gli sviluppi delle ultime settimane suggeriscono che un accordo potrebbe essere più vicino del previsto. Se la Russia accetterà i termini di un cessate il fuoco temporaneo, si aprirà un nuovo capitolo nella guerra in Ucraina, con possibili ripercussioni anche sugli equilibri geopolitici internazionali.
L’attenzione resta ora puntata sulla giornata di domani, Martedì 18 marzo, giornata in cui il mondo potrebbe assistere a un’importante svolta nel conflitto.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

