Guerra in Ucraina, Mosca rifiuta il compromesso di Zelensky: “Nessuno scambio di territori”. Il Cremlino respinge la proposta di scambio del presidente ucraino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sorpreso la comunità internazionale con una proposta che potrebbe sbloccare i negoziati per la fine della guerra: uno scambio di territori con la Russia. Secondo quanto riportato, Kiev sarebbe pronta a rinunciare alle porzioni di territorio che controlla nella regione russa di Kursk in cambio dell’avvio di un dialogo di pace.

Tuttavia, la risposta di Mosca è stata ferma e negativa.  La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito la proposta una “distrazione” per mascherare le difficoltà militari ucraine nella regione. Lo stesso portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov si è espresso in merito, ribadendo “la Russia non accetterà mai uno scambio che coinvolga il suo territorio“, promettendo che le forze ucraine presenti nella regione di Kursk saranno “cacciate o annientate“.

Trump: il rilascio di Marc Fogel è il primo passo per la pace

Parallelamente, Donald Trump ha dichiarato che il rilascio dell’insegnante americano Marc Fogel, detenuto in Russia dal 2021, potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo rapporto con Mosca. “Spero che sia il primo passo per porre fine a questa guerra orribile“, ha affermato Trump, sottolineando che Fogel sarà accolto alla Casa Bianca.

Il rilascio di Fogel fa parte di uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Russia, che ha visto il rilascio del cyber-criminale russo Alexander Vinnik, arrestato nel 2017 con l’accusa di riciclaggio di denaro tramite una piattaforma di criptovalute.

Il ruolo della Corea del Nord e il supporto militare a Mosca

Nel frattempo, la Corea del Nord ha intensificato il suo sostegno alla Russia, inviando circa 200 pezzi di artiglieria a lungo raggio e preparando, secondo fonti occidentali, un ulteriore invio di armi e truppe. Questo sviluppo preoccupa profondamente gli alleati occidentali di Kiev, che vedono nella cooperazione tra Mosca e Pyongyang una minaccia sempre più concreta.

Segretario alla difesa USA: “adesione dell’Ucraina alla Nato è un obiettivo irrealistico”

Durante i suoi recenti interventi Trump non ha mai nascosto la volontà di incontrare Vladimir Putin per discutere un possibile cessate il fuoco. Tuttavia, secondo il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, un eventuale accordo di pace non includerà la possibilità di un’adesione dell’Ucraina alla Nato né il ritorno ai confini del 2014. “È un obiettivo irrealistico“, ha sottolineato Hegseth, “continuare a inseguirlo prolungherebbe la guerra inutilmente“.

Zelensky e il messaggio all’Europa: “Putin può arrivare anche da voi”

Zelensky ha lanciato un monito ai leader europei, ricordando che le ambizioni di Vladimir Putin non si fermano all’Ucraina. “Se non difendiamo l’Ucraina, l’Europa sarà il prossimo obiettivo“, ha dichiarato il presidente ucraino, sottolineando la crescita dell’esercito russo e il pericolo di un’invasione attraverso la Bielorussia.

L’Ucraina, ha spiegato Zelensky, dispone di 110 brigate, contro le 220 della Russia. “L’Europa ha solo 80 brigate. Capite cosa sta succedendo? Senza l’Ucraina, l’Europa sarà occupata“, ha concluso.

Mentre la guerra in Ucraina continua ad essere protagonista del contesto geopolitico internazionale, gli sforzi diplomatici sembrano muovere piccoli passi. Tuttavia, per avere garanzie di successo per il futuro sembra essere necessario più tempo, vista la necessità di superare ostacoli politici che al momento appaiono ancora difficili da risolvere.