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Giorgia Meloni: secondo giorno negli Emirati

Oltre all’accordo tra le due compagnie energetiche, l’adozione di due dichiarazioni di intenti.

Giorgia Meloni: secondo giorno negli Emirati.

Secondo giorno ad Abu Dhabi per Giorgia Meloni.
Oggi 4 marzo, dopo l’incontro con il Presidente emiratino, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, sono state adottate due dichiarazioni di intenti.
La prima va a definire le linee d’azione per il ‘partenariato strategico’ tra Roma ed Abu Dhabi e porta le firme del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani e del suo omologo, lo sceicco Abdallah bin Zayed Al Nahyan Abdallah.
La seconda invece è una dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop28, firmata da Tajani e da Sultan Ahmed Al Jaber, ministro dell’Industria e delle tecnologie avanzate degli Emirati Arabi Uniti, nonché direttore generale e amministratore delegato di Adnoc, e presidente designato della Cop28.
A margine la firma anche di un accordo tra Eni e la stessa Adnoc, la compagnia petrolifera nazionale degli Emirati, che copre diversi ambiti della transizione energetica.
«La presenza italiana in quest’area si era un po’ persa. Il rapporto è molto buono, da quando c’è il nuovo governo l’atteggiamento è cambiato. C’era un rapporto da ricucire dopo gli scontri ai tempi di Conte e Di Maio. Adesso il clima è molto positivo, abbiamo recuperato bene con gli emiratini», ha assicurato Tajani prima dell’incontro tra Meloni e il presidente degli Emirati.
Oltre alle questioni economiche e ambientali, sul tavolo c’è anche la questione Ucraina. Tajani ricorda che l’Italia spinge ad un “dialogo” tra Mosca e Kiev. Il capo della Farnesina sottolinea come “bisogna sempre lasciare la porta aperta alla diplomazia”.

Giorgia Meloni
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