Germania, Friedrich Merz eletto cancelliere al secondo scrutinio: una vittoria tra ombre e tensioni.
Il leader della CDU ce la fa solo alla seconda votazione con 325 voti, dopo il flop del mattino. L'AfD attacca: "Merz è un fallito, servono nuove elezioni".
Germania, Friedrich Merz eletto cancelliere al secondo scrutinio: una vittoria tra ombre e tensioni.
Il leader della CDU ce la fa solo alla seconda votazione con 325 voti, dopo il flop del mattino. L’AfD attacca: “Merz è un fallito, servono nuove elezioni”.
Berlino – Friedrich Merz è ufficialmente il nuovo cancelliere della Germania. Dopo il colpo di scena della mattinata, in cui era mancata per soli sei voti la maggioranza assoluta necessaria, il leader della CDU ha ottenuto la fiducia del Bundestag al secondo turno con 325 voti, nove in più rispetto al quorum richiesto.
La sua elezione segna l’avvio di una nuova stagione politica, ma anche l’apertura di interrogativi sulla stabilità del governo e sull’effettiva coesione della coalizione di centrodestra e centrosinistra da lui guidata. La giornata è stata scandita da momenti di tensione e incertezza, in un contesto parlamentare che ha mostrato segni di fragilità sin dalle prime ore.
Il primo scrutinio: una bocciatura senza precedenti
L’esito del primo voto ha segnato una novità assoluta nella storia della Repubblica Federale: mai prima d’ora un cancelliere designato era stato bocciato dal Parlamento dopo le elezioni e la formazione di una coalizione. Con 310 voti a favore, Merz ha mancato la soglia della maggioranza assoluta – fissata a 316 voti su 630 deputati – nonostante la sua “Grosse Koalition” con l’SPD potesse contare, sulla carta, su 328 voti.
Una parte della sua stessa maggioranza ha dunque scelto di non sostenerlo. Tra i 18 “franchi tiratori”, le indiscrezioni parlano sia di esponenti della SPD contrari all’accordo con Merz, sia di deputati della CDU critici nei confronti della sua linea, accusata da alcuni di aver strizzato l’occhio all’estrema destra nei mesi scorsi.
La rimonta al secondo turno
La crisi è però durata poche ore. Alle 15.15 il Bundestag ha ripreso i lavori, approvando una mozione procedurale sostenuta dai gruppi di Unione, SPD, Verdi e Linke, che ha aperto la strada al secondo voto. Questa volta Merz ha ottenuto il sostegno necessario: 325 voti favorevoli, 289 contrari, un’astensione e tre schede nulle.
“Vi ringrazio per la fiducia e accetto l’elezione”, ha dichiarato Merz davanti al Bundestag, prima di recarsi al Castello di Bellevue per ricevere dal presidente federale Frank-Walter Steinmeier il certificato di nomina. Il giuramento è avvenuto alle 16.45, seguito dalla nomina e dal giuramento dei ministri intorno alle 18.15.
Le reazioni: congratulazioni, critiche e sfide future
Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. La presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen ha salutato Merz come un “amico fidato”, auspicando un’Europa “più forte”. Congratulazioni sono arrivate anche dal ministro italiano Antonio Tajani e dalla premier Giorgia Meloni, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Italia e Germania.
Di tutt’altro tenore i commenti dell’estrema destra. L’AfD, in forte ascesa nei sondaggi, ha attaccato duramente Merz. Alice Weidel ha chiesto elezioni anticipate, definendolo un “fallito”, mentre Bernd Baumann ha parlato di “sconfitta storica” e di “estrema instabilità” per il nuovo governo.
Un governo che parte in salita
Il voto odierno, seppur positivo per Merz, ha mostrato tutte le crepe di una coalizione fragile e priva di entusiasmo unanime. Le defezioni interne sono un segnale di allarme per il futuro del governo, che dovrà affrontare sfide cruciali sul fronte economico, sociale ed europeo. Merz ha già in programma due importanti visite a Varsavia e Parigi, simbolo di un’agenda internazionale che non può permettersi tentennamenti.
Alla fine della giornata, nella cancelleria, il nuovo capo del governo ha voluto brindare con la birra del Sauerland, la sua terra d’origine. Una “cena rustica” per conoscersi, ma anche per iniziare a ricompattare una squadra che, almeno per oggi, ha rischiato di cadere prima ancora di partire
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