G7 tra tensioni globali e incognite Trump: Meloni al centro del confronto su Iran-Israele e mercato energetico
Al vertice di Kananaskis spicca la premier italiana: bilaterali con Merkel, Starmer, Carney e, forse, Trump. Al centro Medio Oriente, Ucraina, dazi e il rialzo del petrolio
Meloni al centro del confronto su Iran-Israele e mercato energetico
Kananaskis (Canada), 15 giugno 2025 – Si apre oggi, nella suggestiva cornice delle Montagne Rocciose canadesi, il vertice del G7 che riunisce i leader delle sette maggiori potenze mondiali. Ma l’atmosfera è tutt’altro che distesa: tra l’escalation di violenze in Medio Oriente, la guerra in Ucraina, i rincari energetici e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, il summit si preannuncia tra i più difficili degli ultimi anni. A presiederlo, il premier canadese Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra, che ha assunto il compito di mediare tra visioni spesso divergenti.
Una partenza in salita
Le prime ore del vertice sono state scandite da incontri bilaterali serrati e da un’agenda già fortemente ricalibrata in seguito ai recenti attacchi incrociati tra Israele e Iran. La richiesta di una “de-escalation immediata” è risuonata unanime nelle parole dei leader occidentali. La situazione, monitorata da vicino anche dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha spostato l’attenzione su scenari militari che rischiano di travolgere la fragile stabilità dell’area mediterranea.
Il conflitto in Ucraina resta però il nodo centrale. La presenza al summit di Volodymyr Zelensky, atteso domani a Kananaskis, conferma l’urgenza di rinnovare il sostegno militare e finanziario a Kyiv, in un momento in cui il fronte orientale appare instabile.
La presenza di Donald Trump al summit suscita attenzione
L’arrivo del presidente statunitense Donald Trump, non previsto tra gli ospiti ufficiali, ha attirato l’attenzione durante il vertice del G7. Trump ha partecipato a diversi incontri, tra cui un bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e colloqui con altri leader.
Le differenze di vedute tra Trump e alcuni partner europei su temi come il commercio e la politica mediorientale sono al centro delle discussioni, senza tuttavia prefigurare esiti definitivi.
Meloni al centro del dialogo europeo
Tra i protagonisti della giornata spicca Giorgia Meloni, giunta ieri a Kananaskis dopo una tappa a Ottawa. La premier italiana ha già avviato colloqui bilaterali con Friedrich Merz e Keir Starmer, e nelle prossime ore incontrerà Carney e Emmanuel Macron.
Obiettivo: costruire un fronte europeo coeso, soprattutto sul Medio Oriente. “Serve una risposta unitaria, equilibrata e responsabile”, avrebbe detto Meloni nel corso dell’incontro con Merz.
Sullo sfondo resta la questione energetica. Con il prezzo del petrolio in salita – ieri il Brent ha superato i 95 dollari al barile – l’Italia rilancia un’idea già discussa: un fondo comune europeo contro l’inflazione energetica.
L’Unione Europea tra accordi e incertezze
Sul fronte comunitario, Ursula von der Leyen ha avuto un primo colloquio con Trump, ribadendo la volontà di una “cooperazione transatlantica forte”, in vista della scadenza del 9 luglio per un possibile accordo commerciale.
Francia e Germania puntano alla linea dura sull’Iran, con Merz che avverte: “Non possiamo permettere armi nucleari a Teheran. Difendere Israele significa difendere l’Europa”. Macron ha replicato duramente alle recenti provocazioni di Trump, tra cui l’ipotesi di “annessione della Groenlandia”.
Il comunicato finale è in bilico
La possibilità di un documento congiunto finale appare al momento remota. Le divergenze su commercio, Iran e Ucraina potrebbero trasformare il summit in una serie di bilaterali paralleli. Tuttavia, il premier Carney si mostra fiducioso: “Possiamo ancora trovare convergenze, se mettiamo al centro stabilità e cooperazione”.
Il G7 si chiuderà il 17 giugno. Fino ad allora, le prossime ore saranno cruciali per il futuro delle alleanze occidentali, strette tra pressioni geopolitiche, elezioni imminenti e la necessità di risposte comuni in un mondo sempre più frammentato.
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