G7, Meloni: “L’Italia c’è stata e ci sarà, le garanzie di sicurezza per Kiev devono essere reali ed efficaci”
Nel terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito con fermezza il sostegno dell’Italia a Kiev durante il summit virtuale del G7. “L’Italia c’è stata in questi tre anni difficili e ci sarà, insieme al resto d’Europa e dell’Occidente, per un futuro di sovranità, prosperità e soprattutto di libertà”, ha dichiarato la premier davanti agli altri leader.
Oltre a riaffermare la vicinanza italiana all’Ucraina, Meloni ha avuto un contatto telefonico con Friedrich Merz, il cancelliere in pectore della Germania, per rafforzare la cooperazione tra Roma e Berlino su temi strategici come la sicurezza europea e la competitività economica.
Il G7 e l’impegno italiano per Kiev
Nel corso della videoconferenza, alla quale hanno partecipato anche il leader canadese Justin Tredeau, Emmanuel Macron e Donald Trump, i leader del G7 hanno riaffermato il loro sostegno a Kiev. Meloni ha sottolineato come l’Italia continui a lavorare per una pace giusta e duratura, resa possibile grazie alla resistenza ucraina e al sostegno occidentale.
“Le garanzie di sicurezza per Kiev devono essere reali ed efficaci”, ha affermato Meloni, allineandosi alla posizione euro-atlantica. Una comunicazione più cauta rispetto agli anni precedenti sembra indicare una strategia diplomatica più equilibrata da parte dell’esecutivo italiano.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato alla riunione in videoconferenza, ringraziando i partner occidentali per il loro impegno. “Il sostegno del G7 è fondamentale per garantire un futuro di pace e sicurezza”, ha dichiarato il leader ucraino.
Trump elogia Meloni: “L’Italia ha una leadership molto forte”
Durante il vertice, Donald Trump ha espresso parole di apprezzamento per Giorgia Meloni: “Amo l’Italia, è una nazione molto importante, con una meravigliosa donna come leader. L’Italia andrà molto bene, ha una leadership molto forte con Giorgia”.
La premier ha risposto con un messaggio sul suo canale sociale di X: “Italia, Stati Uniti ed Europa condividono valori e responsabilità comuni. Lavoreremo insieme per affrontare le sfide globali con determinazione e visione”.
Il dialogo con la Germania di Merz
Oltre alla questione ucraina, Meloni ha intensificato il dialogo con Friedrich Merz, leader della CDU e possibile nuovo cancelliere tedesco. Durante la telefonata, la premier si è congratulata con Merz e ha espresso la volontà di rafforzare la collaborazione tra Italia e Germania su diversi fronti.
“L’Italia è disponibile a lavorare in stretto contatto con Berlino per rafforzare la sicurezza europea, rilanciare la competitività dell’Unione e affrontare le sfide comuni, a partire dal contrasto all’immigrazione irregolare”, ha fatto sapere Palazzo Chigi.
La possibile svolta politica in Germania con un governo più conservatore potrebbe aprire nuove opportunità di cooperazione, specialmente su temi come l’industria automobilistica e la difesa europea. Tuttavia, nel centrodestra italiano ci sono opinioni divergenti: mentre Fratelli d’Italia spera in un rafforzamento dell’asse con Berlino, Matteo Salvini della Lega ha criticato un’eventuale “Grosse Koalition” tra CDU e SPD, definendola un possibile “inciucio”.
Macron e Trump: diplomazia e tensioni geopolitiche
Anche Emmanuel Macron è stato protagonista del summit, con un focus sul ruolo dell’Europa nella sicurezza globale. Il presidente francese ha infatti incontrato Donald Trump alla Casa Bianca, sottolineando il sostegno incrollabile dell’Europa all’Ucraina.
Trump, dal canto suo, ha dichiarato di essere in contatto con Vladimir Putin per discutere una possibile fine della guerra. “I colloqui stanno procedendo molto bene”, ha detto il presidente americano, suggerendo anche la possibilità di nuovi accordi economici tra Stati Uniti e Russia.
L’Italia tra diplomazia e strategia
Mentre il contesto internazionale si evolve, l’Italia di Giorgia Meloni cerca un equilibrio tra il sostegno all’Ucraina, il rafforzamento dei legami transatlantici e una rinnovata cooperazione con Berlino.

Con il G7 che conferma il supporto occidentale a Kiev e l’asse con la Germania in via di definizione, l’Italia si trova in una posizione chiave per influenzare il futuro assetto geopolitico europeo. La sfida ora sarà mantenere un delicato equilibrio tra pragmatismo e leadership internazionale.
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