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Funerali di Stato a Teheran dei “martiri” uccisi durante la guerra con Israele

Decine di migliaia di persone hanno partecipato oggi ai cortei funebri sulla scia di nuove tensioni e sirene antiaeree risuonate in città

Funerali di Stato a Teheran dei “martiri” uccisi durante la guerra con Israele

Teheran, decine di migliaia di persone hanno invaso oggi nelle strade di Teheran per partecipare ai funerali di Stato dei cosiddetti “martiri”, cittadini iraniani uccisi durante l’attuale escalation bellica con Israele. La gente ha sfilato in cortei solenni, scandendo slogan di solidarietà nazionale e resistenza, mentre sirene antiaeree hanno più volte rotto il silenzio della capitale, segno tangibile dell’allerta crescente nel Paese.

L’evento funebre si inserisce in un contesto di tensione sempre più acuta. Nelle ultime settimane, il conflitto tra Israele e Iran si è intensificato con attacchi aerei israeliani che, secondo le Forze di Difesa israeliane, avrebbero colpito oltre 900 obiettivi iraniani, inclusi scienziati nucleari e siti di produzione missilistica. Dall’altra parte, l’Iran rivendica la propria resistenza, con il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei che ha definito il suo Paese “vincitore” del confronto, rafforzando un messaggio di unità e determinazione.

La cerimonia odierna è stata caratterizzata da discorsi ufficiali carichi di retorica patriottica e appelli alla solidarietà nazionale, mentre le sirene di allarme hanno ricordato a tutti la fragilità della situazione. Molte città iraniane hanno visto manifestazioni di sostegno e commemorazioni simili, a testimonianza della profondità del coinvolgimento popolare nel conflitto.

Nel frattempo, la comunità internazionale osserva con apprensione il possibile allargamento delle ostilità in una regione già fortemente instabile. Le tensioni hanno avuto ripercussioni anche sul piano diplomatico, con dichiarazioni contrastanti tra le parti e un accresciuto ruolo di mediazione da parte di attori globali.

Sul versante umanitario, mentre Gaza continua a pagare un tributo altissimo tra vittime civili e crisi sanitaria, anche l’Iran deve affrontare le conseguenze del conflitto, tra paura e incertezza per il futuro.

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