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Fiumi in piena e città sommerse: il maltempo flagella gli Stati Uniti

Texas e West Virginia devastati da piogge torrenziali: bilancio drammatico e allerta ancora alta

Fiumi in piena e città sommerse: il maltempo flagella gli Stati Uniti

Texas e West Virginia, giugno 2025 – Le immagini che arrivano dal cuore degli Stati Uniti raccontano un Paese in ginocchio: strade trasformate in fiumi, auto trascinate dalla corrente, intere comunità evacuate in fretta e furia. È il volto del maltempo estremo che, nelle ultime 48 ore, ha colpito duramente il Sud e l’Est del Paese, con un bilancio provvisorio di almeno 15 vittime accertate, centinaia di feriti e decine di migliaia di persone costrette ad abbandonare le proprie case. Il Servizio Meteorologico Nazionale ha parlato di un “evento pluviometrico eccezionale”, paragonabile ai peggiori disastri degli ultimi decenni.

Nel Texas orientale, tra Houston e Beaumont, la situazione appare critica. In alcune contee sono caduti oltre 300 mm di pioggia in meno di 24 ore, causando l’esondazione dei principali corsi d’acqua. Le autorità locali, supportate dalla Guardia Nazionale, stanno operando senza sosta per trarre in salvo i cittadini rimasti intrappolati nelle abitazioni allagate. A Conroe, una famiglia di cinque persone è stata recuperata grazie a un elicottero della FEMA. Drammatica la situazione anche a Lufkin, dove un uomo è morto folgorato nel tentativo di spostare un generatore sommerso dall’acqua.

Ma l’emergenza non risparmia nemmeno il versante orientale. In West Virginia, le inondazioni hanno colpito duramente le contee di Kanawha e Greenbrier, zone già vulnerabili per la conformazione del territorio. I fiumi Elk e Greenbrier sono straripati nelle prime ore di sabato, sommergendo ponti, scuole e ospedali. Decine le persone ancora disperse. Il governatore Jim Justice ha dichiarato lo stato d’emergenza, chiedendo l’intervento diretto della Casa Bianca per accelerare gli aiuti federali.

Le condizioni meteorologiche restano instabili. Secondo il NOAA, nuove perturbazioni sono in arrivo dalla costa del Golfo, con il rischio concreto di ulteriori piogge torrenziali e tornado isolati. In particolare, la zona tra Arkansas, Kentucky e Tennessee è ora in massima allerta. Le scuole in diverse città sono state chiuse, i voli cancellati, e milioni di persone invitate a non uscire di casa.

Sul piano climatico, la nuova ondata di maltempo riapre il dibattito sul cambiamento climatico. Secondo i climatologi del National Weather Service, l’intensificarsi e la frequenza di eventi estremi come questi sono coerenti con l’aumento globale delle temperature. “Non si tratta di episodi isolati, ma di una tendenza consolidata che mette a rischio la resilienza del nostro territorio”, ha affermato il professor James Hadley dell’Università del Texas.

Mentre il sole torna a farsi vedere su alcune aree, il quadro generale resta drammatico. Danni per centinaia di milioni di dollari, agricoltura in ginocchio, infrastrutture distrutte e un numero di vittime che rischia di salire. Gli Stati Uniti, ancora una volta, si trovano a fare i conti con la forza bruta di una natura sempre più imprevedibile, in uno scenario che ricorda, con inquietante regolarità, che il clima sta cambiando – e non aspetta nessuno.

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