Elon Musk dona milioni a due elettori in Wisconsin: il caso Schimel
Elon Musk ha donato due assegni da un milione di dollari a due elettori del Wisconsin per sostenere il giudice conservatore Brad Schimel.
Elon Musk dona milioni a due elettori in Wisconsin: il caso Schimel
Il miliardario Elon Musk ha scatenato un’ondata di polemiche negli Stati Uniti dopo aver donato due assegni da un milione di dollari ciascuno a due elettori del Wisconsin, Nicholas Jacobs ed Ekaterina Dressler. Questo gesto è avvenuto durante un comizio repubblicano a sostegno del giudice conservatore Brad Schimel, candidato alla Corte Suprema statale del Wisconsin. Musk, noto per le sue posizioni libertarie e il suo attivismo politico, ha ribadito l’importanza di ripristinare le libertà individuali e di contrastare il cosiddetto “attivismo giudiziario”.
Il comizio e la strategia politica di Musk
Durante l’evento, Musk si è presentato sul palco indossando un cappello a forma di formaggio, un chiaro riferimento al soprannome del Wisconsin, “Cheese State”. Il magnate ha sottolineato il suo sostegno a Schimel con parole forti: “Vogliamo ripristinare le libertà individuali. La libertà di parola, in generale. Toglietevi il governo dalle spalle. Votate per il giudice, il super giudice Schimel”.
Il comizio ha visto la partecipazione di figure di spicco del Partito Repubblicano, tra cui il Segretario ai trasporti Sean Duffy e il senatore del Wisconsin Ron Johnson. Inoltre, l’evento era riservato a coloro che avevano firmato una petizione online contro i “giudici attivisti”, segnalando un forte legame tra il movimento conservatore e l’iniziativa di Musk.
L’elezione alla Corte Suprema del Wisconsin: una battaglia cruciale
L’elezione del 1 aprile per la Corte Suprema del Wisconsin è considerata un evento chiave per l’assetto politico dello stato. Il candidato conservatore Brad Schimel sfida la progressista Susan Crawford in una competizione che potrebbe determinare l’orientamento della Corte per gli anni a venire.
Schimel, sostenuto da Musk e dal Partito Repubblicano, punta a rafforzare l’influenza conservatrice nella Corte, mentre Crawford ha criticato aspramente le donazioni del magnate, accusandolo di cercare di “comprare” un seggio per influenzare il futuro giudiziario del Wisconsin. La candidata progressista ha sottolineato che Musk ha investito 12 milioni di dollari attraverso il suo America PAC per sostenere Schimel, mentre il gruppo Building America’s Future, finanziato dallo stesso Musk, ha versato ulteriori 4,7 milioni di dollari nella campagna elettorale.
Le implicazioni legali e politiche delle donazioni di Musk
L’intervento finanziario di Musk ha sollevato questioni di natura legale ed etica nella politica americana. Il procuratore Josh Kaul ha tentato di bloccare l’erogazione degli assegni da un milione di dollari, sostenendo che potrebbero costituire un’influenza indebita sugli elettori e violare le leggi sul finanziamento delle campagne politiche. Tuttavia, Musk ha proceduto comunque con la “premiazione”, consolidando il suo ruolo di figura influente nelle elezioni statunitensi.
Dall’altro lato, il Partito Democratico e la candidata Susan Crawford vedono in Musk un nemico politico più temibile dello stesso Schimel. Crawford ha dichiarato: “Il mio vero avversario è Musk, non Schimel. Finora ha speso più di 25 milioni di dollari per cercare di impedirmi di diventare giudice della Corte Suprema del Wisconsin”. Secondo il suo staff, il magnate starebbe cercando di influenzare le decisioni della Corte per ottenere una sentenza favorevole in un ricorso presentato da Tesla contro una legge del Wisconsin che vieta alle case automobilistiche di possedere concessionarie. Questo ha acceso ulteriormente il dibattito sulle reali motivazioni di Musk nel sostenere il candidato repubblicano.
La risposta di Musk e le prospettive future
Elon Musk ha respinto le accuse, affermando che il suo intervento non ha secondi fini economici ma mira unicamente a promuovere la libertà di parola e a combattere l’ingerenza governativa nelle vite dei cittadini americani.
La battaglia per la Corte Suprema del Wisconsin si inserisce in un contesto più ampio di scontri tra conservatori e progressisti negli Stati Uniti. L’esito dell’elezione non solo determinerà l’orientamento della Corte, ma potrebbe anche essere un indicatore della capacità di Musk di influenzare il panorama politico americano.
Con la sua ultima mossa, Musk ha dimostrato ancora una volta di voler giocare un ruolo attivo nella politica americana, sfruttando la sua fortuna per sostenere candidati e cause a lui vicine. L’elezione in Wisconsin potrebbe essere solo l’inizio di un coinvolgimento ancora più massiccio del magnate nelle future competizioni elettorali.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

