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Elezioni in Germania: la CDU-CSU di Merz vince, l’ultradestra dell’AfD vola, crollo della SPD

Friedrich Merz guida la CDU-CSU alla vittoria in Germania, mentre l'ultradestra dell'AfD ottiene un risultato storico. Crollo della SPD e fuori dal Parlamento FDP e BSW.

Elezioni in Germania: la CDU-CSU di Merz vince, l’ultradestra dell’AfD vola, crollo della SPD.

Le elezioni federali in Germania si sono concluse con una vittoria storica per la CDU-CSU di Friedrich Merz, che si afferma come primo partito con il 28,6% dei voti. La sorpresa più significativa è rappresentata dall’ultradestra dell’AfD, che ottiene il 20,8%, raddoppiando i consensi rispetto alle precedenti elezioni del 2021. La SPD del cancelliere uscente Olaf Scholz crolla al 16,4%, segnando una delle peggiori performance della sua storia recente. L’affluenza ha toccato un record dell’84%.

Risultati elettorali e distribuzione dei seggi

I risultati ufficiali confermano il successo della CDU-CSU, che guadagna circa quattro punti percentuali rispetto al 2021. La SPD subisce un tracollo di oltre nove punti, mentre i Verdi scendono all’11,6% e la Linke risale all’8,8%, riuscendo a mantenere una presenza solida nel Bundestag. Fuori dal Parlamento restano la BSW di Sahra Wagenknecht, che manca di pochissimo la soglia del 5%, fermandosi al 4,97%, e il partito liberale FDP, che si attesta al 4,3%.

Una vittoria attesa, ma con sfide future

Friedrich Merz ha celebrato il risultato definendolo “storico” e si appresta a guidare le consultazioni per la formazione del governo. Nonostante la netta affermazione, la CDU-CSU potrebbe non avere i numeri sufficienti per formare un esecutivo stabile con la sola SPD. L’ipotesi più plausibile resta una nuova Grosse Koalition, ma le trattative non saranno semplici.

Nel suo primo discorso post-elettorale, Merz ha sottolineato la necessità di formare un governo rapidamente: “Il mondo non ci aspetta, dobbiamo riconquistare la nostra capacità di agire e dimostrare che la Germania è di nuovo governata in modo affidabile”. Il leader della CSU bavarese, Markus Soeder, ha escluso una coalizione con i Verdi, ribadendo la volontà di negoziare con SPD e, possibilmente, con i liberali, qualora fossero riusciti a superare la soglia di sbarramento.

L’ascesa dell’AfD: un segnale di cambiamento?

L’altro grande protagonista delle elezioni è stato il partito di ultradestra Alternativa per la Germania (AfD), guidato da Alice Weidel, che ha definito il risultato “un successo storico”. L’AfD ha capitalizzato il malcontento diffuso per la crisi economica, l’inflazione e le preoccupazioni legate all’immigrazione, riuscendo a raddoppiare i consensi rispetto al 2021.

L’affermazione dell’AfD solleva interrogativi sul futuro della politica tedesca: pur ottenendo il 20,7% e 151 seggi, il partito rimane isolato a causa del cosiddetto “cordone sanitario” imposto dalle forze tradizionali, che escludono qualsiasi alleanza con la destra radicale.

La sconfitta della SPD e il futuro della sinistra

Per Olaf Scholz e la SPD si tratta di una sconfitta pesante. Il cancelliere uscente ha ammesso la propria delusione e ha già annunciato un necessario “cambiamento generazionale” all’interno del partito. Anche i Verdi, pur mantenendo un risultato a doppia cifra, registrano un calo rispetto alle precedenti elezioni, mentre la Linke, con l’8,7%, recupera terreno ma resta lontana dai fasti del passato.

L’esclusione della FDP e della BSW dal Bundestag riduce ulteriormente le opzioni di governo. La FDP, che nel 2021 aveva ottenuto l’11,4%, crolla al 4,3%, portando il leader Christian Lindner ad annunciare il suo ritiro dalla politica.

Le prossime mosse per la formazione del governo

Con questi risultati, la CDU-CSU e la SPD potrebbero formare una maggioranza con 329 seggi su 630, garantendo stabilità e lasciando Verdi e Linke all’opposizione insieme all’AfD. Le trattative per la formazione del governo dovranno essere rapide, considerando anche le pressioni internazionali.

Merz ha già delineato alcune delle sue priorità, tra cui l’abolizione della legge sul riscaldamento, la revisione della legalizzazione della cannabis e una politica più restrittiva sull’immigrazione. Sul fronte internazionale, il nuovo governo dovrà affrontare la crescente pressione degli Stati Uniti per un maggiore impegno europeo nella sicurezza e nel sostegno all’Ucraina.

Le elezioni del 2025 segnano una svolta importante per la Germania: la CDU-CSU torna al potere dopo anni di governo di centrosinistra, mentre l’AfD si afferma come seconda forza politica del Paese. La SPD esce pesantemente ridimensionata e dovrà reinventarsi per riconquistare la fiducia degli elettori. Le prossime settimane saranno decisive per capire la direzione politica che prenderà la Germania sotto la guida di Friedrich Merz.

Friedrich Merz

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