Dazi USA: l’Italia diversifica i mercati e punta su Mercosur e Paesi Arabi
Le rassicurazioni di Tajani: obiettivo 700 miliardi di export
Il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, ha ribadito il forte impegno del governo nel contrastare le ripercussioni dei dazi statunitensi sull’economia italiana. “Stiamo lavorando intensamente perché resti raggiungibile l’obiettivo dei 700 miliardi di export entro la fine della legislatura“, ha dichiarato Tajani durante un incontro a Milano con i giovani di Forza Italia.
L’Italia si conferma la quarta potenza commerciale mondiale e la seconda potenza industriale in Europa grazie alla qualità e alla varietà dei prodotti esportati. Tuttavia, l’attuale situazione geopolitica e commerciale impone prudenza e strategia per tutelare le imprese italiane. L’incertezza derivante dalle tensioni commerciali con gli Stati Uniti sta infatti spingendo il governo a trovare nuove strategie per garantire la crescita dell’export e consolidare la presenza del Made in Italy sui mercati globali.
La strategia per espandere l’export italiano
Tajani ha evidenziato la necessità di adottare un approccio prudente per evitare una “guerra dei dazi” che potrebbe rivelarsi dannosa per il Made in Italy. Il ministro ha accolto positivamente la decisione del Commissario europeo Maroš Šefčovič di rinviare di due settimane la decisione su eventuali contromisure commerciali. “Dobbiamo difendere i nostri imprenditori e i nostri prodotti“, ha dichiarato Tajani, sottolineando l’importanza di evitare reazioni impulsive che potrebbero aggravare la situazione.
Tra le misure proposte, Tajani ha chiesto esplicitamente di escludere il whisky dalla lista dei prodotti soggetti a dazi, per evitare ritorsioni che potrebbero penalizzare le esportazioni italiane di vino. “Un dazio sul whisky rischia di provocare dazi maggiori sui vini italiani e sarebbe una sciocchezza imporlo, perché importiamo poco whisky ed esportiamo molti vini“, ha spiegato il ministro, ribadendo l’importanza di un’analisi attenta dei flussi commerciali prima di prendere decisioni che potrebbero rivelarsi controproducenti.
Nuovi mercati: l’alternativa ai dazi USA
Di fronte alla minaccia dei dazi imposti dagli Stati Uniti, l’Italia sta cercando di diversificare le proprie rotte commerciali. La strategia della Farnesina prevede l’espansione verso nuovi mercati, in particolare:
- America Latina: Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay (Mercosur)
- Nord America: Messico e Canada
- Medio Oriente: Arabia Saudita
- Asia: India, Giappone, Thailandia, Indonesia, Filippine e Asia Centrale
- Africa: Sudafrica
Tajani ha annunciato che saranno organizzati “business forum” in questi Paesi per facilitare nuove collaborazioni tra aziende italiane e partner esteri. “Sarò presto in India e Giappone, mercati interessanti su cui dovremo lavorare, insieme al Messico e al mercato orientale“, ha affermato il ministro, sottolineando anche l’importanza dell’Africa meridionale nel piano di espansione. “Non possiamo permetterci di rimanere fermi e subire passivamente le decisioni di altri Paesi, dobbiamo essere proattivi e individuare nuove opportunità per le nostre imprese“, ha aggiunto.
L’importanza del Made in Italy e della diplomazia economica
La qualità e la diversificazione del Made in Italy sono da sempre punti di forza del nostro export, ma la situazione attuale impone nuove sfide. “L’Italia non è solo la seconda potenza industriale in Europa, ma è anche la quarta potenza commerciale mondiale, grazie alla grande varietà e qualità dei nostri prodotti”, ha ricordato Tajani.
Il governo italiano sta puntando non solo sull’espansione dell’export, ma anche sull’internazionalizzazione delle imprese, favorendo investimenti diretti nei mercati strategici. “Dobbiamo costruire relazioni commerciali solide e durature, che permettano alle aziende italiane di crescere e prosperare nonostante le difficoltà del contesto globale“, ha affermato il ministro. L’obiettivo è quello di rafforzare la presenza dell’Italia nelle economie emergenti, creando nuove opportunità di sviluppo e collaborazione con i partner internazionali.
Un approccio pragmatico alla crisi commerciale
Tajani ha chiarito che l’Italia non intende adottare misure reattive impulsive, ma piuttosto proteggere i propri imprenditori con azioni mirate. “Le prove muscolari sono delle sciocchezze. Dobbiamo difendere i nostri prodotti e fare in modo che possano continuare a essere esportati“, ha dichiarato, evidenziando la necessità di strategie diplomatiche e commerciali efficaci.
L’obiettivo resta quello di mantenere la posizione dell’Italia tra i leader del commercio globale, affrontando la crisi con pragmatismo e un’ampia visione strategica. L’approccio del governo è basato sulla diplomazia economica e sul rafforzamento delle relazioni internazionali, evitando scelte che possano compromettere la stabilità dell’export italiano.
Prossimi passi e prospettive future
Il piano d’azione presentato dal governo sarà accompagnato da una serie di missioni internazionali per consolidare le relazioni commerciali con i Paesi partner. Tajani ha annunciato che nei prossimi mesi saranno intensificati i rapporti con le istituzioni e le imprese locali, con l’obiettivo di facilitare nuove opportunità di business per le aziende italiane.
La diversificazione dei mercati rappresenta una scelta strategica cruciale per il futuro dell’export italiano.
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