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Gli attivisti della Global Sumud Flotilla lasciano la Grecia e puntano a Gaza. Il comandante della Zefiro: “Il prossimo attacco sarà micidiale”

Nonostante gli avvertimenti del ministro Crosetto, la Global Sumud Flotilla lascia Creta diretta a Gaza: cresce la tensione e si temono conseguenze drammatiche.

Gli attivisti della Global Sumud Flotilla lasciano la Grecia e puntano a Gaza. Il comandante della Zefiro: “Il prossimo attacco sarà micidiale”

Ieri pomeriggio, 28 settembre 2025, il ministro della Difesa Crosetto ha incontrato a Roma la portavoce italiana della missione umanitaria, Maria Elena Delia, ribadendo le sue preoccupazioni e le raccomandazioni di evitare azioni che possano mettere in pericolo qualsiasi vita umana, in particolare quella degli attivisti italiani.

Crosetto ha ricordato poi che l’obiettivo della Global Sumud Flotilla sia quello di aiutare il popolo di Gaza e sostiene: “È fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati e irrazionali. La priorità mia e del governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi”.

Il ministro della Difesa reitera poi il suo appello a non forzare il blocco navale di Tel Aviv, azione che comporterebbe, secondo quanto dichiarato da Crosetto: “pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l’obiettivo di forzare un dispositivo militare.”

Le parole del ministro non hanno però fermato gli attivisti della Global Sumud Flotilla, che ieri hanno lasciato Creta per dirigersi verso Gaza dopo alcuni giorni di stallo a causa del maltempo e delle indecisioni fra i membri della spedizione.

L’organizzazione stessa annuncia la ripartenza dichiarando: “La Flotilla sta salpando, ma la vera forza è la monumentale ascesa dell’umanità che naviga con noi. Questa non è solo una missione, è una profonda unione di persone libere: palestinesi convinti, equipaggio, attivisti e ogni cuore compassionevole in tutto il mondo. Questi sono i veri eroi, non li vedrete nei film. Qualunque cosa preghiate o in cui crediate, vi prego di tenere queste persone nei vostri pensieri. Lasciate che rompano l’assedio di Gaza. Grazie Italia, Spagna e Grecia per la protezione.

Il comandante della Zefiro, Stefano Bertoldi, comunica poi: “La Flotilla è in questo momento a rischio. Il prossimo attacco, se verrà fatto, e purtroppo i miei segnali mi dicono che verrà fatto, sarà micidiale. È molto probabile che questa volta ci siano gravi feriti ed eventualmente delle morti”. Il comandante invita poi il popolo a scendere in piazza e a manifestare al grido di “l’assedio deve finire”.

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