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Attacco a Bruxelles: ucciso l’attentatore, si cercano i complici

Il sospettato è deceduto in seguito allo scontro a fuoco con la polizia, era passato anche per l'Italia, visitando Genova e Bologna.

Attacco a Bruxelles: ucciso l’attentatore, si cercano i complici.

Seguono aggiornamenti in merito l’allerta al massimo livello previsto con minaccia terroristica “grave e imminente”, dichiarata dal Belgio ieri sera.
Il sospetto attentatore della strage di ieri sera a Bruxelles, Abdesalem Lassoued, è morto a causa delle ferite riportate durante la sparatoria di questa mattina con le forze dell’ordine. Lo conferma la Procura federale belga. Il sospettato è deceduto in seguito allo scontro a fuoco con la polizia. I soccorsi hanno cercato di rianimarlo ma è deceduto in ospedale alle 9.38. Secondo fonti della polizia citate da La Libre altre due persone sarebbero al momento ricercate dalle forze dell’ordine. Era passato anche per l’Italia, visitando Genova e Bologna.

La vicenda

“Era al bar a fare colazione, come se nulla fosse”. Lo racconta all’AGI uno dei residenti del quartiere di Schaerbeek dove questa mattina è stato neutralizzato l’attentatore, Abdeslam Lassoued, che ieri sera ha ucciso due cittadini svedesi a un paio di chilometri di distanza.
“Appena ho visto il video con il suo volto, ho avuto la sensazione di averlo già incontrato da queste parti”, ha raccontato un barbiere della zona ora sigillata dalla polizia. “Ieri notte la polizia lo cercava qui, già alle 2 tutta l’area era piena di agenti”, ha aggiunto un altro testimone davanti ai sigilli prima di piazza Eugene Verboekhoven, la cosiddetta ‘Gabbia dell’orso’.
Gli agenti verso mezzanotte avevano fatto una prima perquisizione nella casa dove il 45enne tunisino alloggiava ma di lui non c’era traccia. “La situazione era già difficile ma ora si farà ancora più complicata per tutti noi”, rivela preoccupato uno dei residenti. “Non ti puoi mettere a sparare alle persone per strada perché ti è stato rifiutato l’asilo o in nome dell’Islam”, aggiunge.
La polizia ha trovato un’arma e un borsone con vestiti nel bar a Schaerbeek dove si era recato l’attentatore poco dopo le 8. Sul posto la polizia era intervenuta su segnalazione di un testimone.

Lo stato di allerta con minaccia terroristica “grave e imminente”

Continua incessante lo stato di allerta avviato dalle istituzioni dell’Ue a Bruxelles. Al personale è stato consigliato per oggi di lavorare da casa, misura da cui è escluso il personale critico ed essenziale. Inoltre è stato comunicato che l’orario di apertura degli edifici è limitato nella fascia dalle 7 alle 17; i parcheggi sono chiusi per tutti i veicoli; le attività e le riunioni non urgenti sono rinviate o spostate online; i visitatori non possono accedere agli edifici; le scuole europee sono chiuse.
A quanto si apprende da fonti del Parlamento europeo, nelle indicazioni inviate al personale e ai membri dell’istituzione, si fa appello “a seguire le informazioni delle autorità belghe” e si sottolinea che l’Eurocamera continuerà “a monitorare da vicino la situazione e informerà i suoi membri e il suo personale in caso di eventuali provvedimenti”.

La richiesta (rifiutata) di asilo
Abdesalem L. aveva fatto domanda di asilo in Belgio nel 2019, nel 2020 la richiesta era stata rifiutata. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia, Vincent Van Quickenborne, nella conferenza stampa nella notte con il primo ministro Alexander De Croo.

Attacco a Bruxelles: ucciso l'attentatore, si cercano i complici

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