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Cremlino, Putin rimane aperto a qualsiasi contatto per discutere le opzioni di risoluzione del problema ucraino

Esplosioni a Kiev durante l'arrivo del presidente sudafricano

Cremlino, Putin rimane aperto a qualsiasi contatto per discutere le opzioni di risoluzione del problema ucraino

Delle esplosioni sono state udite questa mattina a Kiev, durante la missione di pace del presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, nella capitale. Lo riporta l’emittente statale ucraina Suspilne. In precedenza erano scattate le sirene antiaeree dopo il lancio di missili da crociera Kalibr russi dal Mar Nero verso la regione di Kiev.
Ci sono state esplosioni nella regione di Kiev e nella capitale ucraina. Lo ha annunciato su Telegram l’amministrazione militare della città di Kiev, riferisce Ukrinform, che ha assicurato che “la difesa aerea è operativa”. “Restate nei rifugi fino a quando non rientra l’allarme antiaereo!” si legge ancora nel messaggio. L’attacco segue di poche ore l’arrivo a Kiev del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, a capo di una delegazione di pace che dovrebbe anche visitare Mosca.

Sono stati lanciati  -anche- diversi missili Kalibr contro l’Ucraina dalle navi russe nel Mar Nero: lo denunciano le forze armane ucraine. “Attenzione! Sono stati registrati lanci di missili da crociera Kalibr dal Mar Nero!”, riferisce Ukrainska Pravda. Intanto è stato lanciato l’allarme raid aereo in più di 10 regioni dell’Ucraina, tra cui Kiev, la capitale ucraina dove è arrivata oggi una delegazione di rappresentanti degli stati africani, in missione di pace.

“La situazione nell’area sotto il comando militare orientale rimane tesa. Nonostante l’avanzata delle nostre truppe a sud e malgrado il nemico perda territori e insediamenti in questa direzione, questi continua a spostare alcune delle unità più capaci di combattere verso la direzione di Bakhmut, combinando queste azioni con un potente fuoco di artiglieria e attacchi d’assalto e aerei dell’esercito sulle posizioni delle nostre truppe”: lo scrive su Telegram il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrskyi. “Allo stesso tempo – ha proseguito -, continuiamo a condurre azioni offensive in direzioni separate, occupando altezze dominanti, strisce di foresta con l’obiettivo di spostare gradualmente il nemico dagli approcci a Bakhmut. Rendendosi conto di ciò, le unità nemiche hanno opposto una resistenza disperata. Pertanto, è chiaro che i nostri piani necessitano di aggiustamenti e chiarimenti periodici”. Su questo, dice Syrskyi, “ho tenuto una riunione con i comandanti delle unità, ha discusso questioni problematiche e ha identificato i modi per risolverli”, in contatto anche con le unità che combattono.

Nel mentre la Germania annuncia che fornirà “immediatamente” all’Ucraina altri 64 missili guidati per i sistemi Patriot. Lo ha annunciato oggi il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, nel secondo giorno della ministeriale difesa della Nato a Bruxelles. Questo è “un segno molto importante di sostegno continuo agli sforzi riusciti delle forze armate ucraine per garantire la difesa aerea, specialmente ora in questa fase speciale della guerra”, ha detto il ministro, come riporta l’emittente tv tedesca Ntv.

“Putin costruisce la fiducia lanciando su Kiev il più massiccio attacco missilistico da settimane, proprio nel mezzo della visita di leader africani alla nostra capitale. I missili sono un messaggio all’Africa: la Russia vuole più guerra, non la pace”: lo scrive citato da Telegram il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba.

In Russia Putin ha ringraziato il suo omologo degli Emirati Arabi Uniti Muhammad bin Zayed al-Nahyan per aver facilitato lo scambio di prigionieri nel conflitto in Ucraina. “Vorrei ringraziarvi – ha detto Putin all’inizio dei negoziati con al-Nahyan a San Pietroburgo – per i vostri sforzi per risolvere le questioni umanitarie legate agli eventi in Ucraina e allo scambio di detenuti”.
Putin ha osservato che le relazioni tra la Federazione Russa e gli Emirati Arabi Uniti “si stanno sviluppando con molto successo. Gli Emirati sono un buon partner per noi”.

Il presidente russo Vladimir “Putin vuole dimostrare che è pronto a non rispettare la sicurezza dei leader stranieri, non gli importa nulla, perché si sente completamente impunito”: lo scrive su Telegram il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, commentando l’attacco missilistico russo di questa mattina su Kiev. “L’attacco missilistico russo è avvenuto proprio mentre i leader africani arrivavano nella capitale”, commenta l’alto funzionario, sottolineando che “chiunque può trovarsi nei panni dei leader africani”. Yermak ricorda poi che la Russia aveva lanciato attacchi missilistici anche quando “il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres erano arrivati in Ucraina”.

Secondo Yermak, “il mondo deve capire che ora” serve “la posizione più dura possibile nei confronti della Russia”.  “E’ necessario dimostrare forza allo stato che compromette la sicurezza globale e agisce con metodi terroristici”, aggiunge, chiedendo unità “intorno alla formula di pace” del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy. Perché, sostiene, “non c’è alternativa”. “Solo una diplomazia forte e una posizione forte possono porre fine al terrorismo russo – conclude – Riguarda tutti, ogni Stato che vuole esistere e preservare l’ordine globale”.

Dal Cremlino: “Il presidente Putin era e rimane aperto a qualsiasi contatto per discutere le opzioni di risoluzione del problema ucraino”, ha dichiarato oggi ai media  Dmitry Peskov.

Cremlino, Putin rimane aperto a qualsiasi contatto per discutere le opzioni di risoluzione del problema ucraino

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