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Cooperazione internazionale: rinnovata all’Aja la squadra investigativa contro il traffico di migranti

Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Germania, Europol e CPI uniscono le forze per contrastare i gruppi criminali internazionali attivi sulla rotta del Mediterraneo centrale.

Cooperazione internazionale: rinnovata all’Aja la squadra investigativa contro il traffico di migranti.

Il 3 dicembre, all’Aja (Paesi Bassi) è stato rinnovato l’accordo che istituisce una squadra investigativa congiunta composta da autorità giudiziarie e di polizia europee impegnate nel contrasto ai gruppi criminali che gestiscono il traffico di migranti e i flussi finanziari generati da tali attività illegali.

La squadra investigativa rappresenta un modello avanzato di cooperazione internazionale, attiva dal 2018 e istituita ai sensi dell’art. 19 della Convenzione UNTOC (ONU contro la criminalità organizzata transnazionale), firmata a Palermo il 15 novembre 2000.

Un progetto internazionale per contrastare le reti criminali dalla Libia verso l’Europa

L’iniziativa è dedicata alle indagini sui gruppi criminali che organizzano il traffico clandestino di migranti dalla Libia verso l’Italia e altri Paesi europei, lungo la rotta del Mediterraneo centrale.

Alla squadra partecipano: Italia, Paesi Bassi, Regno Unito tramite l’NCA, Spagna, Germania, Europol, Ufficio del Procuratore della Corte Penale Internazionale (ICC).

Attraverso riunioni periodiche, i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e gli investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato di Roma condividono in modo diretto informazioni e risultati investigativi sui principali gruppi criminali individuati nei diversi Paesi coinvolti.

Un fenomeno criminale transfrontaliero che richiede cooperazione diretta

Il traffico di migranti e la tratta di esseri umani sono fenomeni criminali transnazionali complessi, che nessun Paese può affrontare da solo.

La collaborazione internazionale consente di:

  • elevare il livello delle singole indagini nazionali;

  • tracciare e colpire le reti criminali di alto profilo che guidano il business del traffico di migranti;

  • coordinare più efficacemente le attività investigative e le operazioni;

  • rafforzare gli strumenti giudiziari contro gruppi transfrontalieri strutturati.

Grazie al progetto, diventa possibile assicurare alla giustizia i trafficanti che operano ai vertici delle organizzazioni, spesso responsabili di rotte che mettono a rischio migliaia di vite umane.

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