Colloqui USA-Ucraina a Gedda: tra progressi diplomatici e tensioni geopolitiche
Colloqui USA-Ucraina a Gedda: negoziati in corso per una tregua parziale tra Kiev e Mosca. Discussioni su cessate il fuoco, investimenti e accordi energetici.
Colloqui USA-Ucraina a Gedda: tra progressi diplomatici e tensioni geopolitiche
L’Arabia Saudita è diventata il nuovo epicentro diplomatico per la crisi ucraina con lo svolgimento di un incontro di alto livello tra la delegazione di Kiev e quella statunitense. I colloqui, tenutisi in un lussuoso hotel di Gedda, hanno rappresentato la prima occasione di confronto ufficiale tra le due parti dopo la controversa visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca il 28 febbraio, durante la quale si era verificato uno scontro diretto con Donald Trump. Questo incontro arriva in un momento particolarmente delicato, con la Russia che ha subito un massiccio attacco con droni ucraini e la tensione internazionale che continua a crescere.
L’agenda dei colloqui e i protagonisti
Nei colloqui di oggi a Gedda non vi sono protagonisti i due leader, Zelensky e Trump. Di conseguenza, a rappresentare gli Stati Uniti, vi sono il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz. La delegazione ucraina, invece, comprende il ministro degli Esteri Andrii Sybiha, il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak e il ministro della Difesa Rustem Umerov.
La presenza del ministro degli Esteri saudita ha sottolineato l’importanza strategica dell’incontro e il ruolo crescente dell’Arabia Saudita come mediatore nei conflitti internazionali. La scelta della città di Gedda per ospitare i colloqui è significativa: il Regno saudita, pur mantenendo rapporti diplomatici con Mosca, si è offerto di facilitare il dialogo tra le parti in conflitto.
Proposte e posizioni: l’Ucraina cerca una tregua parziale
Uno dei punti centrali dell’incontro è stato la proposta ucraina di una tregua parziale, focalizzata sui cieli e sul Mar Nero. L’idea, secondo un alto funzionario ucraino, è quella di avviare un cessate il fuoco progressivo, partendo dalla sospensione degli attacchi aerei e navali per poi estenderlo ai combattimenti terrestri. Inoltre, Kiev ha proposto uno scambio di prigionieri di guerra, considerato un passo preliminare per avvicinarsi a un possibile accordo di pace.
Washington ha accolto positivamente la proposta, definendola “promettente”, ma ha avvertito che l’Ucraina dovrà accettare delle concessioni territoriali per poter chiudere il conflitto. In particolare, gli Stati Uniti hanno ribadito che per arrivare a un accordo, Kiev dovrà essere pronta a discutere dello status delle regioni occupate dalla Russia dal 2014.
L’attacco con droni di oggi e la reazione del Cremlino
Mentre i negoziati sono in corso da tutto il giorno a Gedda, la Russia è stata colpita da un attacco massiccio con droni ucraini. Secondo le autorità di Mosca, sono stati abbattuti 337 droni su dieci regioni russe, causando la morte di tre persone e il ferimento di altre diciotto.
Il Cremlino ha subito reagito, dichiarando che tali attacchi potrebbero compromettere il processo di pace in corso. “Come possiamo negoziare mentre la nostra popolazione viene colpita?” ha dichiarato un portavoce russo, ribadendo che la Russia è disposta a cessare le ostilità solo se l’Ucraina rinuncerà all’adesione alla NATO e riconoscerà le regioni occupate come territorio russo.
Il ruolo dell’Arabia Saudita e le relazioni commerciali
Parallelamente ai colloqui USA-Ucraina, Zelensky ha incontrato il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Il comunicato congiunto diffuso al termine dell’incontro ha evidenziato l’intenzione delle due nazioni di rafforzare i legami commerciali e di investimento.
Arabia Saudita e Ucraina hanno sottolineato la volontà di cooperare nei settori energetico, agroalimentare e delle infrastrutture. Inoltre, è stato discusso un maggiore coinvolgimento del settore privato nei due paesi, con particolare attenzione alle partnership economiche nei settori del petrolio, gas e derivati chimici.
Le prossime fasi del dialogo
I colloqui a Gedda segnano un’importante fase di dialogo tra gli Stati Uniti e l’Ucraina, ma la strada per una pace duratura appare ancora ancora lunga e complessa. La posizione russa rimane intransigente, mentre l’Ucraina cerca di ottenere un cessate il fuoco parziale per alleviare la pressione sul fronte.
L’Arabia Saudita si sta posizionando come attore chiave nella diplomazia internazionale, sfruttando la sua neutralità relativa per facilitare le trattative. Tuttavia, le concessioni territoriali richieste a Kiev potrebbero rappresentare un ostacolo insormontabile.
Resta da vedere se i progressi registrati a Gedda potranno tradursi in un vero e proprio accordo, o se il conflitto continuerà a protrarsi senza una soluzione chiara.
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