Coalizione dei Volenterosi in videoconferenza: Starmer spinge per la pace, Meloni esclude truppe italiane
Summit della Coalizione dei Volenterosi: i leader internazionali discutono il futuro della sicurezza dell'Ucraina. Meloni esclude l'invio di truppe italiane. Starmer: "Putin dovrà sedersi al tavolo della pace".
Coalizione dei Volenterosi in videoconferenza: Starmer spinge per la pace, Meloni esclude truppe italiane
Si è concluso il summit virtuale di oggi, Sabato 15 marzo promosso dal primo ministro britannico Keir Starmer, che ha riunito 26 leader internazionali nell’ambito della cosiddetta “Coalizione dei Volenterosi“. L’incontro ha avuto come obiettivo il coordinamento delle misure per garantire la sicurezza dell’Ucraina dopo un’eventuale pace con Mosca. Tra i partecipanti, oltre al padrone di casa Starmer, anche il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il neoeletto primo ministro canadese Mark Carney, il segretario generale della NATO Mark Rutte, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e i leader di Australia e Nuova Zelanda.
Il messaggio di Starmer: “È tempo che le armi tacciano”
Il premier britannico ha ribadito la necessità di porre fine alle ostilità in Ucraina e di esercitare la “massima pressione” sulla Russia affinché si sieda al tavolo delle trattative. “Putin prima o poi dovrà sedersi al tavolo della pace”, ha affermato Starmer, sottolineando come il Cremlino stia cercando di guadagnare tempo. Non possiamo permettere che giochi sull’accordo proposto dal presidente Trump. Se la Russia siederà finalmente al tavolo (della pace), noi dobbiamo essere pronti a sorvegliare il cessate il fuoco per assicurare una pace seria e duratura. Se invece non lo farà, dovremo ricorrere a ogni sforzo vigoroso per intensificare la pressione sulla Russia in modo da garantire la fine di questa guerra“, ha aggiunto, riferendosi alla proposta di cessate il fuoco di 30 giorni concordata tra Stati Uniti e Ucraina.
In questo contesto, Starmer ha annunciato una nuova “riunione operativa” prevista per giovedì a Londra, dove i vertici militari degli alleati discuteranno un possibile schieramento di peacekeeper “sul terreno” e “aerei nei cieli” per garantire la sicurezza dell’Ucraina dopo il raggiungimento di un accordo di pace.
La posizione dell’Italia:”No a truppe italiane in missioni internazionali”
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato il sostegno italiano all’Ucraina, ma ha escluso categoricamente la partecipazione delle forze armate italiane a eventuali missioni militari sul campo. “Non è prevista la partecipazione nazionale a una eventuale forza militare sul terreno“, ha dichiarato Meloni durante l’incontro, ribadendo tuttavia la volontà dell’Italia di lavorare con i partner europei e occidentali per fornire garanzie di sicurezza credibili a Kiev.
La reazione del Cremlino: “L’UE si comporta come cagnolini ai piedi di Trump”
Non è mancata la replica da parte di Mosca. Il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov, ha accusato i leader europei di seguire ciecamente la politica degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump, definendo l’Unione Europea “cagnolini ai piedi del padrone“.
La strategia dell’Unione Europea: rafforzare la difesa e garantire la pace
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito il sostegno dell’UE all’Ucraina e ha sollecitato Mosca a dimostrare un impegno concreto per una “pace giusta e duratura”. Ha inoltre annunciato l’intensificazione degli sforzi per rafforzare la difesa europea attraverso l’iniziativa “ReArm Europe”, volta a incrementare la spesa militare dei Paesi membri.
L’incontro ha confermato l’intenzione dell’Occidente di sostenere l’Ucraina e mantenere la pressione su Mosca, mentre si lavora alla definizione di un piano concreto per garantire la sicurezza nel post-conflitto. Il summit ha anche evidenziato le differenze strategiche tra i vari Paesi coinvolti, con alcuni che si dichiarano favorevoli a un intervento diretto, mentre altri, come l’Italia, preferiscono mantenere un approccio più cauto.
La riunione operativa di giovedì sarà il prossimo banco di prova per tradurre in azioni concrete le intenzioni dichiarate in questa videoconferenza.
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