Chiuso il vertice di Doha sulla tregua a Gaza: Prosegue il lavoro dei negoziatori USA, Egitto e Qatar
Concluso l'incontro a Doha, ma i colloqui per una tregua a Gaza continuano. Divergenze sul controllo dei corridoi tra Gaza ed Egitto restano irrisolte, mentre cresce il coinvolgimento indiretto dell'Iran.
Chiuso il vertice di Doha sulla tregua a Gaza: Prosegue il lavoro dei negoziatori USA, Egitto e Qatar.
Il vertice di Doha, organizzato per discutere la tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, si è concluso, ma i negoziati tra Stati Uniti, Egitto, Qatar e le altre parti coinvolte sono tutt’altro che finiti. Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri e un nuovo vertice, come riportano diverse fonti israeliane. I principali punti di divergenza emersi riguardano il controllo del corridoio Filadelfia, situato tra Gaza ed Egitto, e il corridoio Netzarim, previsto per il ritorno degli abitanti nel nord della Striscia di Gaza. Questi corridoi rappresentano questioni cruciali per la stabilità della regione e per la sicurezza di Israele.
Secondo quanto riportato dal sito israeliano Ynet, la delegazione israeliana dovrebbe lasciare Doha questa sera, con un certo grado di ottimismo riguardo ai progressi compiuti nei negoziati con Hamas. Questo ottimismo è basato su un mandato aggiornato che il primo ministro israeliano Netanyahu ha conferito alla squadra negoziale.
Tuttavia, le autorità israeliane hanno ribadito le loro “linee rosse” che includono misure stringenti per impedire ai miliziani di Hamas di attraversare la Striscia da sud a nord, il mantenimento delle forze israeliane lungo il corridoio Filadelfia e il controllo del confine di Rafah, che rimane un punto sensibile dopo il possibile ritiro delle forze di difesa israeliane (IDF).
Parallelamente, si è registrato un coinvolgimento indiretto dell’Iran nei negoziati. Il primo ministro del Qatar, Mohammed Al Thani, dopo il primo round di incontri a Doha, ha infatti telefonato al ministro degli Esteri iraniano per aggiornarlo sugli sviluppi dei negoziati e sulla necessità di mantenere la calma nella regione, per consentire il proseguimento delle trattative. Questo aggiornamento è stato visto dai commentatori come un tentativo di coinvolgere indirettamente Teheran nei negoziati tra Hamas e Israele. Gli sforzi diplomatici congiunti di Stati Uniti, Qatar e Egitto mirano a impedire che l’Iran e Hezbollah possano intervenire nel conflitto, mettendo a rischio sia la tregua a Gaza che il rilascio degli ostaggi.
Nel corso delle discussioni, Stati Uniti, Egitto e Qatar, che svolgono il ruolo di mediatori, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui affermano che continueranno a lavorare nei prossimi giorni sui dettagli della proposta americana. La dichiarazione esprime la volontà di mantenere aperti i canali diplomatici, con la speranza di raggiungere un accordo definitivo entro la fine della prossima settimana. Il documento afferma che i team di lavoro si concentreranno sui dettagli tecnici dell’attuazione dell’accordo, comprese le disposizioni umanitarie e i dettagli specifici riguardanti gli ostaggi e i detenuti. Alti funzionari dei tre Paesi si incontreranno nuovamente al Cairo prima della fine della prossima settimana per cercare di concludere l’accordo in base ai termini proposti durante l’incontro di oggi.
La Casa Bianca ha poi rilasciato un comunicato specifico, sottolineando l’importanza della proposta americana presentata a Doha, con il supporto di Egitto e Qatar. Questa proposta, secondo la Casa Bianca, è coerente con i principi stabiliti dal presidente Joe Biden il 31 maggio 2024 e con la Risoluzione n.2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La proposta si basa sugli accordi raggiunti la settimana precedente e mira a colmare le lacune ancora presenti, al fine di permettere una rapida attuazione dell’accordo. Gli Stati Uniti stanno cercando di trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza di Israele e le necessità umanitarie della popolazione palestinese, con l’obiettivo finale di garantire una tregua duratura e il rilascio degli ostaggi in condizioni di sicurezza.
Mentre i colloqui di Doha rappresentano un passo avanti significativo verso la risoluzione del conflitto a Gaza, molte questioni delicate restano irrisolte. La situazione sul terreno rimane tesa, e i prossimi giorni saranno cruciali per capire se le parti coinvolte riusciranno a trovare un accordo che soddisfi tutte le esigenze in gioco. Gli sforzi congiunti di Stati Uniti, Egitto e Qatar continueranno, con l’obiettivo di raggiungere una soluzione che possa garantire la pace e la stabilità nella regione.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano