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Caso Sala-Abedini: gli sviluppi diplomatici successivi al rilascio dell’ingegnere iraniano

Mohammad Abedini, l’ingegnere iraniano arrestato a Malpensa su mandato USA, è stato liberato e rientrato in Iran. Il governo italiano nega legami con la liberazione di Cecilia Sala, ma emergono ipotesi di un accordo segreto con Donald Trump.

Caso Sala-Abedini: gli sviluppi diplomatici successivi al rilascio dell’ingegnere iraniano

Abedini rientra in Iran: le ragioni ufficiali

Teheran ha annunciato il rientro imminente di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano arrestato in Italia il 16 dicembre scorso su mandato degli Stati Uniti e rilasciato questa mattina su richiesta del ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia ufficiale iraniana Mizan, il rilascio è stato il risultato di trattative tra l’intelligence iraniana e i servizi segreti italiani. “Il problema è stato risolto grazie alla cooperazione tra le parti”, ha sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei.

La vicenda giudiziaria: le motivazioni della scarcerazione

Abedini era stato arrestato all’aeroporto di Malpensa mentre transitava per un volo da Istanbul verso un’altra destinazione. Gli Stati Uniti lo accusano di aver fornito supporto materiale al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), considerato un’organizzazione terroristica dagli USA, in relazione a un attacco con droni in Giordania che ha provocato la morte di tre militari americani.

Il ministero della Giustizia italiano, però, ha negato che le accuse soddisfacessero i requisiti per un’estradizione, citando l’articolo 2 del trattato bilaterale con gli USA: “Solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti possono dar luogo all’estradizione”. Inoltre, le autorità italiane hanno sottolineato la mancanza di prove a sostegno delle accuse, affermando che le attività di Abedini erano legate alla produzione e al commercio di strumenti tecnologici con possibili, ma non esclusive, applicazioni militari.

La richiesta di revoca della misura cautelare, firmata dal ministro Nordio, è stata accolta dalla Corte di Appello di Milano questa mattina. Poco dopo, Abedini ha lasciato l’Italia per tornare a Teheran.

Legame con il caso Sala: tra smentite e speculazioni

L’arresto e la liberazione di Abedini sono stati messi in relazione da alcuni osservatori con la recente vicenda di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran a dicembre e rilasciata l’8 gennaio. Il governo italiano ha negato categoricamente ogni connessione tra i due casi. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che l’arresto di Sala non è stato una ritorsione per quello di Abedini e che le due vicende “non sono collegate”.

Di parere opposto è Angelo Bonelli, co-leader di Alleanza Verdi Sinistra, che ha definito il rilascio di Cecilia Sala “uno scambio negoziato”. Bonelli ha criticato l’atteggiamento del governo, sottolineando un’ipotetica dipendenza da decisioni estere e lamentando la mancanza di autonomia rispetto al passato, citando il famoso caso di Sigonella durante la leadership di Bettino Craxi.

Un accordo segreto con Trump?

Un elemento che alimenta le speculazioni è il presunto accordo top secret tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Donald Trump, concluso durante una visita lampo in Florida. Secondo i sostenitori di queste ipotesi, la liberazione di Abedini e la negazione dell’estradizione rappresenterebbero il “prezzo” pagato dall’Italia per ottenere il rilascio di Sala. Tuttavia, nessuna fonte ufficiale ha confermato questa versione dei fatti.

Le reazioni e le implicazioni

L’avvocato di Abedini, Francesco De Francesco, si è detto soddisfatto della decisione del ministro Nordio e ha lodato la sensibilità dimostrata nel tutelare i principi costituzionali italiani legati alla libertà personale. “Il mio cliente ha sempre creduto nella giustizia, e oggi questa fiducia è stata ripagata”, ha dichiarato.

La vicenda solleva interrogativi sulle relazioni diplomatiche tra Italia, Stati Uniti e Iran, e sul ruolo dell’Italia nel gestire situazioni che coinvolgono interessi contrastanti. Da un lato, il governo italiano sembra aver evitato uno scontro diretto con Washington; dall’altro, le accuse di mancanza di autonomia politica pesano sul dibattito interno.

La liberazione di Abedini e di Cecilia Sala rappresenta un episodio complesso, in cui questioni giudiziarie, diplomatiche e politiche si intrecciano.

Caso Sala-Abedini: il rilascio dell’ingegnere iraniano e il presunto accordo segreto

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