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Canada, Messico nel mirino di Trump: la nuova strategia commerciale prevede i dazi dal 1º febbraio e potrebbero essere coinvolti anche i BRICS

Dazi USA: dal 1° febbraio tariffe su Canada e Messico, minacce ai BRICS per la loro valuta alternativa. Le conseguenze sul commercio globale.

Canada, Messico nel mirino di Trump: la nuova strategia commerciale prevede i dazi dal 1º febbraio e potrebbero essere coinvolti anche i BRICS

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che dal 1° febbraio gli Stati Uniti applicheranno dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, due dei principali partner commerciali di Washington. L’obiettivo dichiarato è ridurre il deficit commerciale con i due Paesi vicini, accusati da Trump di trarre eccessivi vantaggi dagli accordi economici con gli Stati Uniti.

Oltre a confermare le nuove tariffe per Canada e Messico, Trump ha anche lanciato una minaccia diretta ai Paesi BRICS(Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica): se questi Stati dovessero creare una nuova valuta per sostituire il dollaro nelle transazioni globali, gli USA imporranno dazi del 100% sulle loro esportazioni verso il mercato statunitense.

Dazi su Canada e Messico

Parlando con i giornalisti alla Casa Bianca, Trump ha ribadito la sua strategia protezionista: “Metterò dazi del 25% sul Canada e, separatamente, del 25% sul Messico. Dobbiamo farlo, perché abbiamo deficit commerciali molto grandi con questi Paesi.”

Tuttavia, il presidente ha precisato che non ha ancora deciso se le tariffe includeranno anche il petrolio proveniente da questi due Paesi.

La questione del petrolio è particolarmente delicata: secondo un rapporto del Congresso USA, il 71% delle importazioni di greggio statunitensi proviene proprio da Canada e Messico, con il Canada che da solo rappresenta il 60% del totale. Il presidente ha dichiarato che non ha ancora deciso se tassare il petrolio: “Forse sì, forse no. Probabilmente prenderemo una decisione stasera sul petrolio” ha dichiarato.

L’annuncio dei dazi ha già suscitato reazioni contrastanti: mentre alcuni economisti sostengono che la misura potrebbe ridurre il deficit commerciale, altri avvertono che potrebbe innescare ritorsioni da parte di Canada e Messico, con conseguenze pesanti per l’industria statunitense.

La minaccia ai BRICS: “Dazi al 100% se abbandonano il dollaro”

Oltre alla conferma dei dazi per i partner commerciali nordamericani, Trump ha inviato un chiaro messaggio ai Paesi BRICS, che negli ultimi anni hanno discusso della possibilità di ridurre la loro dipendenza dal dollaro USA nel commercio internazionale.

Attraverso un post sulla sua piattaforma Truth, il presidente ha dichiarato: “L’idea che i membri dei BRICS cerchino di allontanarsi dal dollaro, mentre noi stiamo a guardare, è finita. Chiederemo a questi paesi evidentemente ostili di impegnarsi a non creare una nuova valuta BRICS, né a sostenere un’altra valuta per sostituire il potente dollaro americano, altrimenti saranno soggetti a dazi al 100%.”

Negli ultimi anni, i Paesi BRICS hanno avviato discussioni su una possibile moneta comune alternativa al dollaro per ridurre la loro dipendenza economica dagli Stati Uniti e contrastare l’uso del dollaro come strumento di sanzioni internazionali. La Cina e la Russia, in particolare, hanno intensificato gli sforzi per concludere accordi commerciali in yuan o rubli.

L’amministrazione Trump vede questa strategia come una minaccia diretta al dominio economico degli Stati Uniti e ha quindi deciso di reagire con la minaccia di tariffe commerciali punitive.

Le possibili conseguenze e gli scenari futuri

L’imposizione dei dazi al 25% su Canada e Messico e la minaccia di tariffe al 100% sui BRICS potrebbe portare a gravi tensioni commerciali a livello globale. Anche Canada e Messico potrebbero rispondere con dazi di ritorsione sui prodotti americani e i  potrebbero accelerare il processo di de-dollarizzazione, trovando alleati tra altre economie emergenti.

Canada, Messico nel mirino di Trump: la nuova strategia commerciale prevede i dazi dal 1º febbraio e potrebbero essere coinvolti anche i BRICS

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