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Blackout storico in Spagna e Portogallo: ritorno graduale alla normalità, restano i dubbi sulle cause.

La penisola iberica colpita da un improvviso blackout che ha messo in ginocchio trasporti, comunicazioni e infrastrutture. Elettricità quasi del tutto ripristinata, ma le autorità non escludono nessuna ipotesi.

Blackout storico in Spagna e Portogallo: ritorno graduale alla normalità, restano i dubbi sulle cause.

La penisola iberica colpita da un improvviso blackout che ha messo in ginocchio trasporti, comunicazioni e infrastrutture. Elettricità quasi del tutto ripristinata, ma le autorità non escludono nessuna ipotesi.

Una delle più gravi interruzioni elettriche nella storia recente d’Europa ha colpito lunedì 28 aprile la Spagna e il Portogallo, lasciando al buio l’intera penisola iberica e generando un caos diffuso nei trasporti, nelle telecomunicazioni e nei servizi essenziali. Il blackout, che ha avuto inizio intorno alle 12:30 ora locale, ha avuto anche ripercussioni temporanee nel sud della Francia e ha provocato scene di panico e disagi per milioni di cittadini. Le autorità confermano: le cause sono ancora incerte, ma il peggio sembra essere passato.

Il blackout e il collasso istantaneo della rete

Secondo quanto riferito dal premier spagnolo Pedro Sanchez in un discorso alla nazione, in soli cinque secondi si è verificata una perdita di 15 gigawatt, pari al 60% della domanda elettrica nazionale in quel momento. Un crollo improvviso che ha mandato in tilt la rete iberica, causando il completo collasso dell’erogazione elettrica in Spagna e Portogallo.

L’operatore della rete spagnola, Red Eléctrica Española (REE), ha confermato che il blackout ha avuto una dinamica senza precedenti nella storia della rete nazionale. Anche il gestore portoghese REN ha parlato di un evento eccezionale, segnalando un possibile fenomeno atmosferico raro, la cosiddetta vibrazione atmosferica indotta, che potrebbe aver generato guasti di sincronizzazione tra i sistemi elettrici europei interconnessi. A provocarla, forse, forti escursioni termiche nell’entroterra spagnolo.

Le ripercussioni: treni, aeroporti, telecomunicazioni in tilt

L’impatto è stato devastante. In Spagna, metropolitane e treni regionali si sono fermati, con solo il 50% dei convogli in funzione nella comunità di Madrid anche nella mattinata di oggi. I principali collegamenti ferroviari ad alta velocità sono stati invece ripristinati, con regolare servizio tra Madrid e Barcellona, Valencia, Murcia e i Paesi Baschi.

A Madrid, la metro ha ripreso a circolare solo alle 8 di oggi, con circa l’80% della flotta attiva. Nel frattempo, bus pubblici gratuiti hanno sostituito temporaneamente il servizio sotterraneo. In Catalogna permangono disagi e ritardi.

Gravi anche le conseguenze per il traffico aereo: il 20% dei voli è stato cancellato, mentre migliaia di passeggeri sono rimasti bloccati negli aeroporti di Barajas (Madrid) e El Prat (Barcellona). I servizi di sicurezza hanno dovuto evacuare convogli fermi nei tunnel, guidando i passeggeri con la sola luce dei cellulari. Gli ospedali hanno attivato i gruppi elettrogeni di emergenza per garantire le cure essenziali, in particolare nei reparti di terapia intensiva e neonatologia.

In Portogallo, il blackout ha colpito duramente Lisbona e Oporto. I semafori sono rimasti spenti per ore, generando enormi ingorghi nelle vie centrali. Anche qui, metropolitane e treni suburbani si sono fermati, ma già dalla serata del 28 aprile la situazione ha iniziato lentamente a migliorare.

Il ritorno della luce e la risposta dei governi

Alle 6 del mattino della giornata odierna, il gestore REE ha comunicato che il 99,16% dell’elettricità era stato ripristinato in Spagna, con una produzione di oltre 21.000 megawatt. In Portogallo, la rete è stata dichiarata «perfettamente stabilizzata» dalla REN. Il primo ministro ad interim Luis Montenegro ha parlato di un ripristino dell’80% dell’erogazione nazionale, pur dichiarando lo stato d’emergenza energetica e sottolineando che l’origine dell’evento sembra situarsi in territorio spagnolo.

A Madrid, il premier Sanchez ha presieduto due riunioni straordinarie del Consiglio nazionale della sicurezza, con la partecipazione del re Felipe VI, dei vertici militari, dell’intelligence e di sette ministri. Il governo ha dichiarato l’emergenza di interesse nazionale nelle aree colpite, chiedendo alla popolazione di limitare gli spostamenti, di usare con parsimonia i cellulari e di non diffondere informazioni non verificate.

Cittadini in allarme, supermercati presi d’assalto

La lunga giornata senza luce ha fatto emergere fragilità e ansie. A Madrid e Lisbona, supermercati presi d’assalto, con lunghe file per acquistare batterie, candele e generi di prima necessità. «È la psicosi del kit di sopravvivenza», ha commentato con amarezza una cassiera a Calle Goya. L’episodio ha riportato alla memoria il blackout italiano del 2003 e ha fatto riemergere i consigli – finora ignorati – dell’Unione Europea sull’autonomia minima domestica in caso di crisi.

Le indagini: escluso l’attacco hacker, restano tutte le ipotesi

Nelle prime ore si era diffusa l’ipotesi di un attacco hacker o un sabotaggio, rapidamente scartata dall’Agenzia per la cybersicurezza dell’Unione Europea. Il blackout, secondo le prime analisi, non risulta provocato, ma frutto di un guasto tecnico probabilmente scatenato da condizioni meteorologiche estreme.

Tuttavia, il governo spagnolo continua a non escludere alcuna ipotesi, compresi eventi deliberati. «Nulla può essere escluso. Ma è importante evitare speculazioni», ha dichiarato Sanchez.

Conclusioni: il ritorno alla normalità e la necessità di risposte

Mentre la luce torna gradualmente nelle case e nei servizi pubblici, resta l’incognita più preoccupante: le cause esatte del blackout. Fino a che non saranno chiarite, la possibilità che un evento simile possa ripetersi non è da escludere.

Il maxi-blackout che ha spento Spagna e Portogallo resterà impresso nella memoria collettiva, un campanello d’allarme per l’intero sistema energetico europeo e per la sua vulnerabilità. Il ritorno alla normalità sarà graduale, ma la vera sfida sarà garantire che non accada più.

Blackout storico in Spagna e Portogallo: ritorno graduale alla normalità, restano i dubbi sulle cause.

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