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Attacco con coltello alla stazione di Amburgo: 17 feriti, 4 gravi. Arrestata una donna con disturbi psichici.

Panico alla stazione centrale di Amburgo: una 39enne ha accoltellato i passanti sui binari 13 e 14. Escluso il movente politico. Il governo tedesco invoca misure più severe sulla sicurezza.

Attacco con coltello alla stazione di Amburgo: 17 feriti, 4 gravi. Arrestata una donna con disturbi psichici.

Panico alla stazione centrale di Amburgo: una 39enne ha accoltellato i passanti sui binari 13 e 14. Escluso il movente politico. Il governo tedesco invoca misure più severe sulla sicurezza.

Amburgo è piombata nell’incubo ieri sera, quando una donna armata di coltello ha aggredito i passeggeri in attesa sui binari 13 e 14 della stazione centrale, ferendo almeno 17 persone. Quattro di queste versano in condizioni critiche. L’aggressione è avvenuta intorno alle 18, un orario di massima affluenza, mentre centinaia di persone si stavano spostando per il fine settimana.

La responsabile, una cittadina tedesca di 39 anni con evidenti problemi psichici, è stata rapidamente arrestata dalla polizia federale. Secondo quanto riferito dalle autorità, la donna avrebbe agito da sola, colpendo in modo casuale i viaggiatori presenti sulla banchina. “Non ci sono elementi che indichino un movente politico o terroristico,” ha dichiarato la polizia in serata, indirizzando le indagini verso una crisi mentale dell’aggressora.

Le immagini diffuse dai media locali mostrano l’arresto della donna, vestita con una tuta da ginnastica e il cappuccio tirato sulla testa. Sotto osservazione da parte degli inquirenti anche la modalità con cui è riuscita a introdurre l’arma all’interno della stazione, nonostante dal 2023 sia in vigore un divieto esplicito al porto di coltelli negli scali ferroviari di Amburgo.

La reazione delle autorità

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, attraverso un messaggio diffuso dal portavoce del governo, ha espresso “sconcerto” per l’accaduto e ha rivolto un pensiero “alle vittime e alle loro famiglie”. Ha inoltre ringraziato i soccorritori per il tempestivo intervento. La Deutsche Bahn, gestore della rete ferroviaria, ha sospeso temporaneamente l’intero traffico nella stazione centrale e ha parlato di “profondo sgomento” in una nota ufficiale.

I servizi di emergenza hanno assistito le vittime sia sul binario che a bordo dei treni, e la stazione — uno snodo chiave del trasporto nazionale e internazionale — è stata evacuata. Diversi convogli a lunga percorrenza sono stati deviati o cancellati.

Una scia di violenza che scuote la Germania

L’attacco di Amburgo arriva in un momento in cui la Germania è già provata da una lunga serie di episodi di violenza, sia di matrice estremista che legati a squilibri mentali. Secondo l’ultimo report della polizia federale, i reati politicamente motivati (Pmk) sono aumentati del 40% in un solo anno, con una crescita significativa dei crimini violenti. Tuttavia, come dimostra il caso di ieri, il problema non si limita all’estremismo: le aggressioni compiute da soggetti in stato di disagio mentale rappresentano una minaccia crescente e difficile da prevedere.

Tra i casi più recenti, si ricordano l’attacco del 20 maggio a Bielefeld, dove un cittadino siriano ha ferito quattro persone, e l’aggressione al Memoriale dell’Olocausto di Berlino, dove un diciannovenne ha colpito un turista in un presunto gesto antisemita. Ancora più tragico l’episodio del 22 gennaio, quando un afghano ha ucciso due persone, tra cui un bambino di due anni, sempre con un coltello. Senza dimenticare l’attacco con l’auto a Monaco (13 febbraio) e l’attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo.

Un problema di sicurezza e armi bianche

L’attacco di Amburgo è l’ennesimo segnale d’allarme per una Germania che fatica a trovare un equilibrio tra emergenza sicurezza, disagio sociale e gestione dell’ordine pubblico. Mentre si moltiplicano gli episodi violenti e le tensioni politiche, il Paese si interroga sulle strategie più efficaci per proteggere i cittadini, senza cedere alle derive securitarie o al populismo. Una sfida che, ancora una volta, si gioca sul confine sottile tra sicurezza e libertà.

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