Attacco a Haifa: un morto e quattro feriti, Israele sospende gli aiuti a Gaza dopo che Hamas rifiuta piano Witkoff
Un morto e quattro feriti in un attacco a Haifa. Israele sospende gli aiuti umanitari a Gaza dopo il rifiuto di Hamas nel piano di tregua.
Attacco a Haifa: un morto e quattro feriti, Israele sospende gli aiuti a Gaza dopo che Hamas rifiuta piano Witkoff
Attacco alla stazione centrale degli autobus di Haifa
Nella giornata di oggi, un attacco alla stazione centrale degli autobus di Hamifratz, a Haifa, ha provocato la morte di un uomo di 70 anni e il ferimento di altre quattro persone, di cui tre in gravi condizioni. L’attentatore è stato identificato come un uomoisraeliano con cittadinanza tedesca, residente all’estero e tornato in Israele da circa un mese.
Secondo i primi resoconti della polizia, l’attacco è stato condotto da due uomini: uno ha aperto il fuoco mentre l’altro ha accoltellato i passanti. Tuttavia, le autorità hanno successivamente corretto l’informazione, dichiarando che si trattava di un unico assalitore, neutralizzato da un agente di sicurezza presente nella stazione.
Hamas elogia l’attacco: “La resistenza continua”
L’attentato è stato lodato da Hamas, che in una dichiarazione ufficiale lo ha definito una “risposta naturale ai crimini dell’occupazione” e ha promesso che la resistenza “continuerà fino alla fine dell’occupazione”.
Le autorità israeliane hanno condannato fermamente l’attacco, sottolineando che si tratta di un’ulteriore prova della necessità di una lotta continua contro il terrorismo.
Israele sospende l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza
In seguito al rifiuto di Hamas di accettare il cosiddetto “piano Witkoff”, un’iniziativa diplomatica degli Stati Uniti per un cessate il fuoco durante il Ramadan e la Pasqua ebraica, il governo israeliano ha deciso di sospendere l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato: “Israele non permetterà una cessazione delle ostilità senza il rilascio dei nostri ostaggi.”
La decisione ha scatenato reazioni a livello internazionale. L’Unione Europea ha condannato Hamas per aver respinto il piano, mentre diverse organizzazioni umanitarie hanno espresso preoccupazione per la popolazione civile di Gaza.
Madrid si oppone alla sospensione degli aiuti a Gaza
La Spagna ha espresso il suo totale dissenso rispetto alla decisione di Israele di bloccare gli aiuti umanitari. Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha dichiarato: “Il popolo palestinese deve sapere che la Spagna è con loro. Gli aiuti umanitari devono continuare.”
La posizione spagnola si inserisce in un contesto più ampio di crescente pressione internazionale su Israele per evitare una crisi umanitaria a Gaza.
Attacco aereo e via mare a Rafah: due morti e tre feriti
Mentre la tensione cresce, le forze israeliane hanno condotto un attacco aereo e via mare nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, due civili palestinesi sono stati uccisi e tre persone sono rimaste ferite.
L’operazione sarebbe avvenuta due giorni dopo la conclusione della prima fase del cessate il fuoco. Israele accusa Hamas di non rispettare gli accordi e di trattenere ancora ostaggi. Netanyahu ha ribadito che senza il rilascio degli ostaggi, Israele non interromperà le operazioni militari.
L’ottimismo israeliano per una pace futura e i continui attacchi
Nonostante l’escalation della violenza, Ron Dermer, ministro israeliano degli Affari strategici e stretto collaboratore di Netanyahu, ha dichiarato che una pace con i palestinesi sarà possibile solo dopo la sconfitta completa di Hamas. Dermer ha infatti affermato: “Se Hamas verrà sconfitto, ci sono buone probabilità che ci incontreremo sul prato della Casa Bianca per firmare un accordo di pace.”
Secondo il governo israeliano, l’eliminazione di Hamas rappresenterebbe un passo fondamentale per rimuovere l’odio e l’incitamento alla violenza dall’educazione palestinese e permettere un futuro negoziato di pace.
L’attacco terroristico a Haifa e la reazione di Israele con il blocco degli aiuti umanitari evidenziano l’intensificarsi della crisi in Medio Oriente.
Mentre i combattimenti continuano, la comunità internazionale resta divisa tra chi condanna Hamas e chi chiede a Israele di non peggiorare la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Il futuro della regione appare sempre più incerto, con un equilibrio fragile tra guerra e diplomazia.
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