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Attacco a Berlino: accoltellato gravemente un uomo davanti al Memoriale della Shoah.

Violenza nel cuore della capitale tedesca: le autorità cercano l'aggressore mentre cresce la tensione sulla sicurezza nazionale.

Attacco a Berlino: accoltellato gravemente un uomo davanti al Memoriale della Shoah.

Un attacco con coltello ha scosso il cuore di Berlino nella serata di venerdì. Secondo i media tedeschi, un uomo armato ha colpito un passante nel quartiere Mitte, precisamente tra il Memoriale dell’Olocausto e l’Ambasciata degli Stati Uniti. L’aggressore, ancora in fuga, ha lasciato dietro di sé il passante in gravi condizioni, ora ricoverato in ospedale. Le forze dell’ordine e i soccorsi sanitari sono intervenuti prontamente sul luogo dell’attacco.

Dinamica dell’attacco e ricerche dell’aggressore

L’episodio si è verificato nei pressi del Memoriale della Shoah, un’area centrale della capitale tedesca, a poca distanza dal Bundestag. Le autorità non hanno ancora individuato l’arma del delitto, mentre testimoni oculari riferiscono di aver visto l’aggressore darsi alla fuga subito dopo l’attacco. La polizia ha avviato un’imponente operazione di ricerca, cercando di identificare il responsabile attraverso le telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte.

Possibili legami con il terrorismo islamista?

L’attacco avviene in un contesto di tensione crescente in Germania. Solo il giorno precedente, le forze di sicurezza tedesche avevano arrestato un giovane ceceno di 18 anni, sospettato di pianificare un attentato contro l’Ambasciata israeliana a Berlino. L’arresto è avvenuto all’aeroporto BER-Willy Brandt, mentre il sospetto tentava di lasciare il paese. Secondo fonti investigative riportate dall’agenzia Dpa, l’indagine segue la pista del terrorismo islamista.

Precedenti recenti: una Germania sotto attacco

L’attacco di Berlino si inserisce in una serie di eventi violenti che hanno recentemente colpito la Germania. Lo scorso 13 febbraio, a Monaco, un uomo afghano di 24 anni ha investito deliberatamente la folla con la propria auto, causando la morte di una madre e della sua bambina due giorni dopo.

Ancora più tragico l’episodio avvenuto il 20 dicembre a Magdeburgo, quando Taleb Al Abdulmohsen, un medico psichiatra saudita di 50 anni, ha lanciato la sua vettura contro i mercatini di Natale, uccidendo cinque persone e ferendone oltre 200. L’uomo, noto per le sue posizioni anti-Islam e per le sue simpatie per il partito di estrema destra AfD, accusava la Germania di voler islamizzare l’Europa.

Una nazione in allerta prima delle elezioni

La Germania si trova in un momento particolarmente delicato, con le elezioni federali previste per il 23 febbraio. Gli ultimi attacchi sollevano interrogativi sulla sicurezza nazionale e sull’efficacia delle misure di prevenzione contro il terrorismo e gli atti di violenza indiscriminata. Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli, mentre il dibattito politico si accende sulle politiche di sicurezza e immigrazione.

In corso la “caccia all’uomo” e le indagini, le autorità sono impegnate ad identificare e catturare il responsabile il prima possibile. Nel frattempo, la capitale tedesca resta in stato di massima allerta, mentre la popolazione attende aggiornamenti ufficiali sull’accaduto.

Polizia Tedesca

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