Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Netanyahu: “Siete portatori di un messaggio antisemita”
Netanyahu all’ONU tra fischi e proteste: critica il riconoscimento della Palestina e difende le operazioni militari di Israele.
Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Netanyahu: “Siete portatori di un messaggio antisemita”
Ieri, venerdì 26 settembre, il presidente israeliano Netanyahu è intervenuto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il suo discorso è stato introdotto dai fischi e versi di dissenso da parte dei diplomatici di oltre 50 Paesi, che hanno abbandonato l’aula all’ingresso del leader. Gli unici applausi sono provenuti dalla delegazione americana e israeliana.
Fuori dal palazzo di vetro, centinaia di manifestanti hanno protestato chiedendo il suo arresto per crimini di guerra, tra gli slogan “Stop aiuti a Israele”, “Basta affamare Gaza”, “Free Palestine”.
Il leader israeliano ha aspettato che l’ordine fosse ristabilito e ha iniziato il suo discorso, durato circa 45 minuti e trasmesso con degli altoparlanti nella striscia di Gaza e arrivato agli abitanti della Palestina tramite sms.
L’intervento è iniziato con una celebrazione della rivincita militare di Israele, cominciata dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2024.
In seguito, Netanyahu ha trattato la questione Iran, ringraziando Trump dell’intervento contro il regime degli ayatollah
Sulla questione palestinese, il presidente ha dichiarato di voler “Finire il lavoro il più velocemente possibile” eliminando Hamas da Gaza. All’associazione terroristica, il leader lancia un ultimatum: “Deponete le armi, liberate tutti i 48 ostaggi o vi daremo la caccia”.
Il presidente accusa inoltre gli Stati che negli scorsi giorni hanno riconosciuto lo Stato di Palestina di “diffondere un messaggio antisemita”. La creazione di uno Stato palestinese sarebbe, infatti, “un suicidio nazionale” per Israele e un premio per Hamas, “una pura follia, un marchio della vergogna”, ha aggiunto, e rivolgendosi ai leader degli Stati presi in causa li denuncia di aver ceduto, di essersi arresi.
Netanyahu ha poi continuato: “Israele non vi permetterà di imporci uno stato terrorista. Non commetteremo un suicidio nazionale perché non avete il coraggio di affrontare i media ostili e le folle antisemite che chiedono il sangue di Israele”, ha aggiunto. L’intervento è proseguito accusando il presidente palestinese Abbas di essere “corrotto fino al midollo”.
Bibi ha in fine contestato le accuse di genocidio sul popolo palestinese, sostenendo che prima dei raid i civili verrebbero avvisati tramite “milioni di volantini” e che sia in realtà Hamas a rubare gli aiuti alla popolazione. Si è rivolto poi direttamente a coloro che si trovano nella striscia di Gaza, affermando, prima in ebraico e poi in inglese: “Non vi abbiamo dimenticato, nemmeno per un secondo. L’intera nazione è con voi e non staremo in silenzio né ci fermeremo finché non vi avremo riportati tutti a casa, vivi e morti”
La risposta di Hamas al discorso di Netanyahu
L’associazione terroristica ha espresso apprezzamento nei confronti delle delegazioni che hanno abbandonato l’aula durante il discorso del presidente, affermando: “Boicottare il discorso di Netanyahu è una manifestazione dell’isolamento di Israele e delle conseguenze della guerra di sterminio”
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