Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La premier Meloni: “non sono contraria al riconoscimento della Palestina, ma con le giuste priorità”
La premier Meloni chiarisce la posizione italiana sul riconoscimento della Palestina, sottolineando rilascio degli ostaggi e esclusione di Hamas come condizioni prioritarie e incontra leader internazionali a New York.
Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La premier Meloni: “Non sono contraria al riconoscimento della Palestina, ma con le giuste priorità”
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è aperta ieri, 23 settembre, con il discorso del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Insieme al leader statunitense è intervenuto ieri il presidente Macron, mentre oggi si assisterà alle relazioni, tra altri stati, di Spagna, Repubblica Ceca, Lettonia, Estonia, Croazia, Cipro, Finlandia e Slovacchia.
Nei prossimi giorni si terrà invece l’intervento della premier Meloni, che, ieri, in un punto stampa a New York, ha dichiarato: “Per noi il riconoscimento della Palestina deve essere ancorato a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e l’esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all’interno”.
La Presidente del consiglio non sarebbe d’accordo con le posizioni estremiste di Trump, che non ha firmato la Dichiarazione di New York del 12 settembre scorso, con cui 142 Paesi, Italia compresa, si sono impegnati a condividere un percorso a tappe per arrivare alla soluzione dei due Stati. Meloni sarebbe però anche in disaccordo con la decisione di Francia, Regno Unito, Portogallo e altri Paesi europei di riconoscere lo Stato di Palestina, in quanto, secondo quanto dichiarato dalla premier, “Il riconoscimento della Palestina in assenza di uno stato che abbia i requisiti della sovranità non risolve il problema e non produce risultati tangibili per i palestinesi.” Meloni continua poi “il riconoscimento della Palestina può essere un efficace strumento di pressione politica ma”, afferma la premier “io penso che la principale pressione politica vada fatta nei confronti di Hamas, che ha iniziato la guerra e impedisce che finisca rifiutandosi di consegnare gli ostaggi.”
La Presidente del Consiglio suggerisce quindi che il riconoscimento della Palestina sia subordinato a due condizioni: “il rilascio degli ostaggi e l’esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all’interno della Palestina”.
“Io non sono contraria al riconoscimento della Palestina”, afferma Meloni, “però dobbiamo darci le priorità giuste”. Sostiene inoltre che la sua proposta non troverà sicuramente sostegno da Hamas o dagli estremisti islamici, ma che dovrebbe trovarlo nelle “persone di buon senso”.
Gli incontri della premier in funzione dell’Assemblea Generale ONU
In parallelo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, secondo quanto dichiarato da Palazzo Chigi, la Presidente del Consiglio avrebbe avuto modo di incontrarsi con l’Emiro del Qatar, S.A. Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, con il quale avrebbe discusso lo stabilimento di una cooperazione per porre fine al conflitto israelo-palestinese, assicurando il rilascio degli ostaggi e garantendo il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, anche nel quadro degli sforzi di mediazione condotti dal Qatar insieme a Stati Uniti ed Egitto.
La premier avrebbe inoltre incontrato il Presidente della Repubblica Araba Siriana, Ahmed Al Sharaa. Il colloquio fra i due ha avuto come obiettivo, come dichiarato dalla nota di Palazzo Chigi, quello di convenire la necessità di lavorare sul tema dell’inclusione e della tutela di tutte le componenti della società siriana, a partire dalle minoranze come quella cristiana, e l’opportunità di proseguire negli sforzi per garantire un ritorno volontario e sicuro in patria dei rifugiati siriani.
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