Assemblea generale delle Nazioni Unite. Intervento della premier Meloni: “Israele ha superato il limite”
All’Assemblea Generale dell’ONU, Giorgia Meloni condanna Israele per aver superato il principio di proporzionalità nel conflitto a Gaza e rilancia sulla riforma dell’ONU, sul rispetto dei diritti umani e sulla lotta al traffico di esseri umani.
Assemblea generale delle Nazioni Unite. Intervento della premier Meloni: “Israele ha superato il limite”
Oggi, 25 settembre, si è tenuto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’intervento della Presidente del Consiglio Meloni. Durante il suo discorso ha toccato diversi temi: dai conflitti in Ucraina e in Palestina, alla necessità di riforme nell’organizzazione delle Nazioni Unite, al rispetto dei diritti umani e al traffico degli esseri umani, che, secondo quanto dichiarato dalla premier, deve essere in ogni modo contrastato.
La premier Meloni ha iniziato il suo intervento con una riflessione sulle Nazioni Unite, nate nel 1945 con lo scopo di prevenire conflitti, e osserva che ottant’anni dopo, con 56 conflitti armati in corso nel mondo, l’organizzazione sembra non aver raggiunto il suo obiettivo. Successivamente, ha introdotto la questione del conflitto russo-ucraino e ha condannato la Russia per aver violato l’articolo 2 dello Statuto dell’ONU violando l’integrità e l’indipendenza politica di un altro Stato sovrano, con la volontà di annetterne il territorio.
Meloni sostiene inoltre: “Questa ferita profonda inferta al diritto internazionale, come era prevedibile, ha scatenato effetti destabilizzanti molto oltre i confini nei quali si consuma quella guerra”. La premier ha aggiunto poi: “Non è un caso che Hamas abbia approfittato dell’indebolirsi di questa architettura per sferrare – il 7 ottobre del 2023 – il suo attacco contro Israele. La ferocia e la brutalità di quell’attacco – la caccia ai civili inermi – hanno spinto Israele a una reazione, in principio, legittima. Perché ogni Stato e ogni popolo ha il diritto di difendersi.” La Presidente del Consiglio ha però condannato Israele per non aver rispettato il principio di proporzionalità: “Israele ha superato quel limite, con una guerra su larga scala che sta coinvolgendo oltre misura la popolazione civile palestinese. Ed è su questo limite che lo Stato ebraico ha finito per infrangere le norme umanitarie, causando una strage tra i civili.”
Meloni definisce la scelta di Israele inaccettabile e dichiara che, di conseguenza, l’Italia voterà favorevolmente ad alcune sanzioni proposte dalla Commissione Europea verso Israele.
La Premier aggiunge poi: “Però non ci accodiamo a chi scarica su Israele tutta la responsabilità di quello che accade a Gaza. Perché è Hamas ad aver scatenato la guerra. È Hamas che potrebbe far cessare le sofferenze dei palestinesi, liberando subito tutti gli ostaggi. È Hamas che sembra voler prosperare sulla sofferenza del popolo che dice di rappresentare.” Esorta poi Israele ad “uscire dalla trappola di questa guerra per la storia del popolo ebraico, per la sua democrazia, per gli innocenti, per i valori universali del mondo libero di cui fa parte.”
Meloni riconosce la validità delle proposte del Presidente Trump, ma è convinta che Israele non abbia diritto di impedire la nascita di uno Stato palestinese, ragione per cui, sostiene, abbia sottoscritto la Dichiarazione di New York sulla soluzione dei due Stati. La Presidente del Consiglio ha inoltre presentato la sua proposta di riconoscimento dello Stato di Palestina già espressa in precedenza. Questa prevede due condizioni previe alla legittimazione dello Stato: “il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani”, dichiara Meloni, “e la rinuncia da parte di Hamas ad avere qualsiasi ruolo nel governo della Palestina”.
A seguire, la premier ritorna sul tema dell’inefficacia delle Nazioni Unite e ne suggerisce una riforma: “Una riforma non ideologica”, afferma Meloni, “ma pragmatica e realista”. “Che rispetti la sovranità delle Nazioni e apra a soluzioni condivise.”
“Abbiamo bisogno di un’istituzione agile, efficiente, in grado di rispondere velocemente alle crisi”, continua, “Trasparente nella missione, trasparente nei costi. Capace di ridurre al minimo la burocrazia, gli sprechi, le duplicazioni.”
Aggiunge poi: “La riforma che ha in mente l’Italia deve rispettare i principi di eguaglianza, democraticità, rappresentatività e responsabilità. Non servono nuove gerarchie e non servono nuovi seggi permanenti, semplicemente perché non risolverebbero la paralisi decisionale che ha minato la credibilità di questa istituzione.”
La premier Meloni si sofferma poi sui temi delle migrazioni e dell’asilo politico, sostenendo sia necessaria una revisione delle convenzioni che le regolano, che sono considerate non più attuali. Supporta inoltre l’idea, discussa con altri Stati Europei, di un sistema “che sia al passo con i tempi, capace di tutelare i diritti umani fondamentali” ma che presenti anche, secondo quanto dichiarato dalla Presidente del Consiglio, “la sacrosanta prerogativa di ogni Nazione di proteggere i propri cittadini e i propri confini, esercitare la propria sovranità, governare il tema della migrazione, che impatta sulle persone, particolarmente su quelli più fragili.”
In fine, la Presidente del Consiglio esorta la comunità internazionale a contrastare il traffico di esseri umani ed a considerare tutti i diritti umani come ugualmente meritevoli, senza tralasciare, per esempio, il diritto alla libertà religiosa.
La presidente del Consiglio termina il suo intervento con una celebrazione dell’appartenenza dell’Italia da 70 anni alle Nazioni Unite, esorta poi alla riforma dell’organizzazione per “costruire un mondo più giusto e più sicuro”
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

