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Argentina, esplosioni devastano la zona industriale di Ezeiza: almeno 20 feriti, fiamme in impianti chimici e di materie plastiche.

Almeno venti feriti e fiamme nei vari stabilimenti del parco industriale di Ezeiza, vicino all’aeroporto di Buenos Aires.

Argentina, esplosioni devastano la zona industriale di Ezeiza: almeno 20 feriti, fiamme in impianti chimici e di materie plastiche.

Potenti esplosioni hanno scosso nella notte la zona industriale di Ezeiza, a sud di Buenos Aires, provocando un imponente incendio che ha interessato diversi stabilimenti e costretto le autorità a bloccare le principali vie d’accesso all’area. L’incidente è avvenuto nel parco industriale di Carlos Spegazzini, a pochi chilometri dall’aeroporto internazionale Ministro Pistarini, causando almeno 20 feriti, in gran parte residenti della zona, colpiti dall’onda d’urto e dai detriti.

Deflagrazioni di “proporzioni enormi”

A descrivere la gravità dell’accaduto è stato il sindaco di Ezeiza, Gastón Granados, che ha parlato di esplosioni e incendi “di proporzioni enormi”. Le fiamme, ha spiegato il primo cittadino, hanno coinvolto diversi stabilimenti del parco industriale, tra cui un impianto chimico con depositi di materiali agricoli e fertilizzanti e una fabbrica di materie plastiche. Entrambi i siti avrebbero contribuito a generare un denso fumo nero visibile a chilometri di distanza.

Le autorità hanno invitato la popolazione a restare in casa, evitare l’esposizione diretta al fumo e utilizzare mascherine nelle zone dove la nube è ancora visibile. “Stiamo lavorando per garantire la sicurezza della popolazione e per determinare le cause dell’esplosione, che al momento restano ignote”, ha dichiarato Granados.

Feriti e ospedali in allerta

Secondo fonti sanitarie locali, la maggior parte dei feriti – circa venti persone – sono abitanti dell’area circostante che hanno riportato ustioni, traumi multipli e ferite da vetri frantumati. L’onda d’urto, d’altronde, è stata così violenta da danneggiare numerose abitazioni fino a un chilometro di distanza.

Il Ministero della Salute della Provincia di Buenos Aires ha confermato l’attivazione di una rete di emergenza coordinata tra ospedali provinciali e comunali, pronta ad accogliere chiunque necessiti di cure. “Tutti i centri medici dell’area stanno collaborando per garantire assistenza immediata alle persone colpite”, ha riferito il ministero in una nota.

Aeroporto operativo, ma voli dirottati

Nonostante la vicinanza dell’incendio, l’aeroporto internazionale di Ezeiza ha continuato a operare regolarmente. Tuttavia, diversi voli in arrivo sono stati ritardati o dirottati a causa della scarsa visibilità e delle colonne di fumo che si sono innalzate nella zona. Una delle principali strade di accesso allo scalo è stata temporaneamente chiusa per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso e dei vigili del fuoco.

Intervento dei soccorsi e indagini in corso

Sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco, provenienti anche dai distretti limitrofi che hanno lavorato per ore per domare le fiamme. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco di Tristán Suárez, gli incendi hanno colpito più capannoni industriali, ma non si registrano vittime. Le autorità locali hanno inoltre escluso il rischio di una nube tossica, ipotesi inizialmente temuta, spiegando che le fabbriche di prodotti plastici e chimici non sono state completamente raggiunte dal fuoco. Le autorità argentine hanno aperto un’inchiesta per accertare le cause dell’esplosione di Ezeiza, che si è verificata in un momento in cui il complesso industriale era presidiato soltanto dal personale di sicurezza. Si ipotizza un guasto tecnico o una reazione chimica incontrollata, ma nessuna ipotesi è al momento esclusa.

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