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All’Aja il vertice NATO: difesa comune e dipinti transatlantici

Leader dei 32 Paesi membri riuniti per rafforzare la deterrenza, dialogare su spese militari e affrontare sfide tra Russia, Iran e tecnologia

All’Aja il vertice NATO: difesa comune e dipinti transatlantici

Una giornata cruciale nella storica sede dell’Aja, dove oggi si apre il vertice dei leader della NATO, un appuntamento che si colloca tra le tensioni globali più marcate degli ultimi anni, tra conflitti in Medio Oriente e l’inarrestabile guerra in Ucraina. I capi di Stato e di governo si confrontano su un pacchetto comune che prevede l’incremento della spesa per la difesa fino al 5% del PIL entro il 2035 (3,5% per la difesa militare e 1,5% per sicurezza e infrastrutture), mentre a Bruxelles cresce la preoccupazione per la risposta alle tensioni tra Iran e Stati Uniti .

Il segretario generale Mark Rutte sottolinea che “viviamo in tempi molto più pericolosi rispetto a qualche anno fa”, ribadendo la necessità di rafforzare “il nostro stile di vita e i nostri valori” . Nonostante l’opposizione di paesi come Spagna, Belgio e Slovacchia, che ritengono il target del 5% “irragionevole”, la dichiarazione finale – compatta e concisa per ridurre tensioni – punta a dare priorità all’unità alle spese concrete .

Nel programma odierno è previsto anche l’intervento, a margine del vertice, del presidente turco Erdogan e dell’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky il 25 giugno. Zelenskyy ha già ottenuto l’impegno olandese per sistemi radar e tecnologie antidrone, sottolineando che l’Ucraina resta “parte della famiglia euro-atlantica”.

Tra le altre priorità – tema meno visibile ma centrale – gli Stati Uniti e numerosi alleati puntano a potenziare cyber-defense, difesa europea integrata e capacità di risposta a droni e sabotaggi su infrastrutture critiche .

Sul versante esterno, il summit si svolge mentre permane l’incertezza diplomatica verso l’Iran, ancora segnata dagli attacchi USA e dalle tensioni con Israele . I leader europei puntano a far emergere un fronte compatto nel quadro regionale e globale, cercando di evitare derive individualistiche che minacciano l’unità trasatlantica.

Sul fronte locale, l’Aja è blindata: massiccio schieramento di sicurezza olandese – fino a 27.000 agenti tra polizia e militari – e restrizioni su voli e strade . In centro cittadino si sono svolte manifestazioni pacifiste per chiedere priorità a investimenti civili e sostegno alla pace, denunciando rischi collegati a escalation regionale .

Il vertice NATO 2025 si profila dunque come un momento di svolta: un banco di prova per dimostrare quanto i 32 alleati siano pronti non solo a formalizzare numeri sul bilancio difensivo, ma a tradurli in azioni tangibili, mentre cresce la domanda di coerenza e deterrenza trasversale – militare, cyber e civile – in un mondo sempre più instabile.

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