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A Bakhmut la situazione è sempre più complicata

Zelensky: «i soldati ucraini sono dei veri eroi»

A Bakhmut la situazione è sempre più complicata.

«La situazione sta diventando sempre più complicata» : ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale. La situazione per le truppe ucraine intorno a Bakhmut – città mineraria assediata a Donetsk, nell’Ucraina orientale , che è stata un obiettivo chiave per la Russia- sta diventando sempre più difficile.
Le forze russe hanno intensificato il loro viaggio di settimane per circondare la città. Sul fronte i soldati ucraini -nel mentre – cercano di arginare le truppe nemiche.
«Il nemico sta sistematicamente distruggendo tutto ciò che può essere utilizzato per proteggere le nostre posizioni», ha aggiunto il Presidente ucraino, definendo i soldati ucraini impegnati nella battaglia “veri eroi”.
«Grazie a tutti coloro che aiutano i nostri soldati e fanno di tutto per garantire che i nostri difensori abbiano quante più armi possibili, armi a lungo raggio, armi potenti».
Si combatte da settimane, le immagini recentemente diffuse dai russi, girate con i droni, mostrano ovunque cumuli di macerie. Si combatte per conquistare rovine e città fantasma.
Nel giorno in cui mosca ribadisce che il processo di pace sarà lungo e faticoso, mettendo una pietra anche sul piano di pace cinese per l’ucraina, la Segretaria al Tesoro americana Janet Yellen si reca a sorpresa a Kiev: «dagli Stati Uniti arriverà un altro miliardo di dollari per Kiev». Nell’ultimo anno Washington ha elargito all’Ucraina 50miliardi in tutto.
Il leader ucraino riceve così la conferma del pieno sostegno statunitense alla causa ucraina mentre lavora per garantire la piena efficienza delle operazioni militari.
Intanto a Ginevra si riunisce il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, governato dal tema dell’invasione russa in Ucraina.
Tra i 150 Paesi rappresentati c’è anche la Francia: «la Russia infligge sofferenze indicibili al popolo ucraino, estorsioni massicce e generalizzate ai danni dei civili, uccisioni, stupri di massa, attacchi deliberati contro ospedali, scuole, reparti di maternità, spostamenti forzati di popolazione, deportazione di bambini».

A Bakhmut la situazione è sempre più complicata

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