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Manovra 2026: taglio Irpef per 13 milioni di contribuenti e aumento delle pensioni minime

Taglio Irpef per oltre 13 milioni di contribuenti, aumento delle pensioni minime e incentivi ai lavoratori. Nel testo della legge di bilancio 2026 anche flat tax per i nuovi residenti e novità su affitti brevi, tabacchi e sanatoria fiscale.

Manovra 2026: taglio Irpef per 13 milioni di contribuenti e aumento delle pensioni minime

La legge di bilancio 2026, trasmessa al Senato ieri sera, mercoledì 22 ottobre, dopo il via libera del Quirinale, introduce una serie di misure fiscali e previdenziali destinate a incidere sul reddito di oltre 15 milioni di italiani. Dal taglio dell’Irpef per il ceto medio all’aumento delle pensioni minime, passando per incentivi ai lavoratori e nuove regole su affitti brevi e tabacchi, il testo bollinato e la relazione tecnica delineano un quadro complesso di interventi distribuiti su più fronti.

Irpef: taglio per il ceto medio

La riduzione della seconda aliquota Irpef, dal 35% al 33%, riguarderà i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro. Il beneficio medio stimato è di circa 210 euro annui e interesserà 13,6 milioni di contribuenti, di cui oltre 8 milioni con reddito prevalente da lavoro dipendente. Nessun vantaggio invece per chi supera i 200mila euro, per i quali l’intervento sarà neutralizzato.

Pensioni minime e Ape sociale

La manovra introduce inoltre un aumento delle pensioni minime destinato non solo agli over 70, ma anche ai pensionati in condizioni di disagio economico. Complessivamente verranno interessate dal cambiamento circa 1,1 milioni di persone, con un incremento mensile di 20 euro a partire dal 2026, 12 euro in più rispetto al 2025. Prorogata anche l’Ape sociale, che potrà coinvolgere circa 24mila beneficiari, mentre non vengono rinnovate Quota 103 e Opzione donna.

Detassazione dei contratti e premi 

Per il biennio 2025-2026 è prevista una tassazione ridotta al 5% sugli aumenti contrattuali per i lavoratori con redditi inferiori a 28mila euro, misura che interesserà 3,3 milioni di dipendenti. Prosegue inoltre la detassazione di straordinari, festivi e lavoro notturno fino a 40mila euro di reddito. Scende dall’attuale 5% all’1% l’imposta sui premi di risultato, con l’innalzamento del tetto massimo da 3mila a 5mila euro. Aumenta anche la soglia esentasse dei buoni pasto elettronici, che passa da 8 a 10 euro.

Flat tax per i nuovi residenti facoltosi

Cambia la flat tax destinata ai super ricchi, ovvero coloro che possiedono almeno un milione di euro, che trasferiscono la residenza fiscale in Italia: l’importo sale da 200mila a 300mila euro l’anno, mentre per i familiari passa da 25mila a 50mila euro. L’obiettivo è incrementare il gettito derivante dal rientro di grandi patrimoni.

Fondi per i dipendenti comunali

È stato inoltre istituito un fondo da 50 milioni per il 2027 e 100 milioni a partire dal 2028 destinato all’aumento del trattamento accessorio dei dipendenti non dirigenti dei Comuni, misura attesa da tempo per riequilibrare i salari nella pubblica amministrazione locale.

Tabacchi e affitti brevi

Dal 2026 scatteranno aumenti progressivi sui pacchetti di sigarette: +15 centesimi nel 2026, +25 nel 2027 e +40 dal 2028.
Sul fronte immobiliare, la cedolare secca sugli affitti brevi rimane al 21% per chi affitta direttamente o tramite piattaforme online, evitando l’aumento al 26%. Secondo la relazione tecnica, il 90% dei locatori continuerà a utilizzare i portali digitali, con un gettito atteso di oltre 100 milioni annui dal 2028. Resta inoltre la possibilità, per i Comuni, di incrementare l’imposta di soggiorno fino a 2 euro per notte.

Sanatoria delle cartelle

La nuova definizione agevolata consente di regolarizzare i debiti fiscali contratti tra il 2020 e il 2023. I contribuenti potranno scegliere tra il pagamento in un’unica soluzione o in 54 rate bimestrali (minimo 100 euro ciascuna) con interessi al 4% annuo. L’impatto complessivo sul gettito stimato raggiungerà i 9 miliardi di euro tra il 2026 e il 2036.

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