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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto lavoro

Approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto lavoro

Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, lunedì 1 maggio 2023 alle ore 11.19, a Palazzo Chigi sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni e come segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone si approva un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro. Il testo interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, per la parte contributiva nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui; a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani; a promuovere politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di assicurare un’adeguata formazione a chi non ha un’occupazione ed è in grado di svolgere un’attività lavorativa e di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si introducono poi interventi urgenti volti a rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni e si modifica la disciplina del contratto di lavoro a termine.
Inoltre, si innalza dal 2 al 6 per cento l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 -con esclusione della tredicesima mensilità- .
L’esenzione è innalzata al 7 percento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1923 euro.
Dal 1° gennaio 2024 si introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà, che consiste in una integrazione al reddito in favore dei nuclei familiari che comprendano una persona con disabilità, un minorenne o un ultra-sessantenne e che siano in possesso di determinati requisiti, relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche. Il beneficio mensile, di importo non inferiore a 480 euro l’anno esenti dall’IRPEF, sarà erogato all’INPS attraverso unostrumento di pagamento elettronico, per un periodo massimo di 18 mesi continuativi, con la possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi.
Il nucleo beneficiario sarà tenuto a sottoscrivere un patto di attivazione digitale e a presentarsi, con cadenza trimestrale, presso i patronati o i servizi sociali e il centro per l’impiego, al fine di aggiornare la propria posizione.
Per i soggetti occupabili, cioè coloro che hanno una età compresa tra i 18 e i 59 anni e non rientrano tra le categorie individuate come “fragili”, è prevista la decadenza dal beneficio nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro a tempo pieno o parziale non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente a tempo determinato su tutto il territorio nazionale ed a tempo determinato anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista oltre 80 km dal proprio domicilio.

Per evitare il godimento irregolare del beneficio sono previsti un adeguato regime sanzionatorio e una specifica attività di vigilanza da parte del personale ispettivo dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), dell’INPS, della Guardia di finanza e dei Carabinieri.

I datori di lavoro privati che intendano assumere i beneficiari potranno fruire, a determinate condizioni, di incentivi nella forma di un esonero contributivo previdenziale. Ai patronati, alle associazioni senza fini di lucro e agli altri enti di mediazione sarà riconosciuto, per ogni persona con disabilità assunta a seguito dell’attività da loro svolta, un contributo compreso tra il 60 e l’80% di quello riconosciuto ai datori.
Ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni in condizioni di povertà assoluta, facenti parte di nuclei familiari privi dei requisiti per accedere al sostegno al reddito e ai componenti di nuclei che invece lo percepiscono e che non siano calcolati nella scala di equivalenza, è riconosciuto un diverso contributo, volto a sostenere il percorso di inserimento lavorativo, anche attraverso la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive.
Tra tali misure rientra anche il servizio civile universale, per accedere al quale sono previste deroghe ai limiti di età e quote di riserva nei relativi bandi.

Inoltre si andranno a rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni e l’avvio di controlli ispettivi.

Sempre su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone si è approvato con procedura d’urgenza un disegno di legge in materia di lavoro riguardanti il contributo per le assunzioni di persone con disabilità, modifiche in materia di somministrazione di lavoro dove si eliminano i limiti percentuali relativi alle assunzioni con il contratto di apprendistato in regime di somministrazione e quelli quantitativi in caso di somministrazione a tempo indeterminato di specifiche categorie di lavoratori (lavoratori in mobilità, soggetti disoccupati non nel settore agricolo) e l’esenzione dal rispetto dei limiti quantitativi nell’utilizzo di personale in somministrazione, già prevista per altre fattispecie, si estende al caso in cui tale personale sia assunto dal somministratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

La sospensione della prestazione di cassa integrazione, la durata del periodo di prova, un rafforzamento degli ambiti territoriali sociali per l’attuazione del LEPS e degli interventi del PNRR, il potenziamento dell’attività di accertamento di elusioni e violazioni in ambito contributivo e della riscossioni degli importi omessi e promozione dell’adempimento spontaneo degli obblighi contributivi , il pagamento dilazionato dei debiti contributivi, si aumenta l’incremento per l’anno 2023 di un importo pari a 2.427.740 euro per il Fondo nazionale per le politiche migratorie, istituito presso la Presidenza del Consiglio e la ricongiunzione, ai fini previdenziali, dei periodi assicurativi per i lavoratori dipendenti, autonomi e per i liberi professionisti.

Per quanto riguarda i “contratti a termine, quello che ho letto non è quello che troverete nella norma perché l’obiettivo non era certo quello di rendere più precario l’utilizzo di questi strumenti ma di rendere più agevole l’interpretazione di una norma che in questo momento ha delle difficoltà applicative”, ha detto la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone al termine del cdm.

“Questo è un governo di legislatura i nostri non sono interventi spot, hanno una visione”, ha aggiunto Calderone a chi le chiede delle critiche avanzate sul fatto che il provvedimento sul lavoro sia senza una visione.

“Abbiamo approvato il pacchetto lavoro – ha aggiunto la ministra – In una giornata dedicata al governo e ai lavoratori, anche il governo ha introdotto dei provvedimenti importanti a sostegno delle famiglie con un intervento sul cuneo contributivo e poi c’è un intervento annunciato da tempo che è l’introduzione del nuovo strumento di inclusione sociale, l’assegno di inclusione”.
“Credo che sia intervento di ampio respiro, si tratta di un percorso che deve consentirci di accompagnare chi ha voglia di lavorare”, ha aggiunto.

Elvira Calderone
Elvira Calderone

“Approvato al Consiglio dei Ministri del #PrimoMaggio: aumenti dagli 80 ai 100 euro mensili in busta paga fino a dicembre.
Dalla sinistra e dai sindacati del NO le solite polemiche e i soliti cortei (con fantocci, insulti e bandiere bruciate), dalla Lega e dal centrodestra al governo taglio di tasse e aumento degli stipendi per milioni di lavoratrici e lavoratori”: così su Twitter il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.
“Circa 4 miliardi vengono destinati, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023 (senza ulteriori effetti sulla tredicesima), all’incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio”.
Lo fa sapere il Ministero dell’Economia in una nota, precisando che lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, viene quindi elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. L’aumento in busta paga viene stimato, tra luglio e dicembre, fino a 100 euro mensili medi.

Su proposta del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, si approva in esame preliminare un decreto legislativo che in attuazione dell’articolo 2 comma 2, lettera e, della legge 22 dicembre 2021, n.227, introduce norme relative alla riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità. Le disposizioni mirano a garantire l’uniformità della tutela dei lavoratori con disabilità sul territorio nazionale e l’accessibilità ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni ai fini della loro piena inclusione e si introduce una figura qualificata nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, preposta dalla programmazione strategica della piena accessibilità delle amministrazioni da parte delle persone con disabilità.

Novità anche sulla cooperazione rafforzata sull’istituzione della procura europea, dove il Consiglio dei ministri su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha approvato, in via definitiva, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 febbraio 2021,n.9 recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento UE 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea – EPPO-. Il testo tiene conto del parere espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.

Inoltre, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la persecuzione delle missioni internazionali e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo in corso e l’avvio di nuove missioni internazionali per il 2023.

La deliberazione è stata approvata previa comunicazione al Presidente della Repubblica ai sensi della legge 21 luglio 2016, n.145.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella giornata di ieri il decreto lavoro

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