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Verona, la poesia contemporanea parla ai giovani: venerdì 25 marzo l’incontro con la poetessa Gabriella Sartori

Sarà un excursus attraverso le liriche della poetessa, contraddistinte da un vissuto intenso e doloroso

Verona, la poesia contemporanea parla ai giovani: venerdì 25 marzo l’incontro con la poetessa Gabriella Sartori.

La poesia contemporanea parla ai giovani. E lo fa attraverso la poetessa veronese Gabriella Sartori, autrice del libro ‘La magra paga’, di cui si parlerà venerdì 25 marzo alle 17 a Palazzo Ridolfi in stradone Maffei.

L’evento, promosso dal Centro di cultura europea Sant’Adalberto e patrocinato dal Comune, vedrà la Sartori dialogare con il saggista e critico letterario Carlo Bortolozzo e la giornalista e critico d’arte Roberta Tosi. Un excursus attraverso le liriche della poetessa, contraddistinte da un vissuto intenso e doloroso.

L’incontro è stato presentato in sala Arazzi dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, dal consigliere comunale Rosario Russo, dalla poetessa Gabriella Sartori e dal saggista e critico letterario Carlo Bortolozzo.

“Ringrazio il Centro di cultura europea così come il professor Bortolozzo per le tante iniziative culturali che in questi anni hanno arricchito la nostra città – ha detto l’assessore Briani -. Anche in questa occasione verrà promosso il linguaggio poetico attraverso un libro che ha suscitato tante riflessioni. In questi ultimi due anni, attraverso la delega alle Politiche giovanili, abbiamo purtroppo toccato con mano quanto grande sia stato il disagio dei giovani nel trovare una dimensione di equilibrio. Una generazione provata, che va sostenuta con ogni strumento possibile e con stimoli nuovi tra cui la poesia”.

“E’ un piacere partecipare alla promozione di una poetessa locale – ha affermato il consigliere Russo -. E’ importante ricordare e rendere viva la poesia classica, ma anche scoprire le nuove sensibilità e nuove leve contemporanee”.

“Ringrazio il Comune per il prezioso sostegno – ha sottolineato il professor Bortolozzo -. Si valorizza la poesia moderna perché è viva, non è dunque solo Montale o Leopardi. Nessuno va escluso, la poesia può essere di chiunque, aprendo questioni anche con sorprese. Deve incontrare anche il cuore dei giovani, che possono confrontarsi con una proposta alta”.

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