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Scomparsa Gregotti, Del Corno: ‘Con lui se ne va uno dei protagonisti della cultura del progetto’

Milano, 15 marzo 2020 – “La scomparsa di Vittorio Gregotti ci lascia addolorati e orfani di un’intelligenza lucida e critica, che ha saputo non solo dare un contributo importante alla cultura del progetto, ma anche un volto nuovo a molti spazi e luoghi della nostra Milano: tra questi la Bicocca, convertita da area industriale in cittadella della cultura con la nuova sede dell’Università e il Teatro degli Arcimboldi, e la storica sede della Rizzoli in via Solferino” – parole del  l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno.

Il suo archivio, con oltre 700 progetti seguiti da Gregotti con le due società da lui fondate negli anni – lo Studio Architetti Associati (con Ludovico Meneghetti e Giorgio Stoppino) dal 1963 al 1969, e la Gregotti Associati (con Augusto Cagnardi e Michele Reginaldi) dal 1969 ad oggi – è stato donato al Comune di Milano nel 2013 ed è attualmente conservato nella Sala Sforzesca del Castello.

L’archivio fa parte del CASVA (Centro Alta Documentazione Arti Visive) del Comune di Milano e comprende la documentazione relativa a progetti che hanno fatto la storia dell’architettura e dell’urbanistica moderna, in Italia e nel mondo. Come la sede dell’Università degli Studi della Calabria di Cosenza (1972-79); lo ZEN di Palermo (1969-73); il Quartiere per abitazione a Venezia Cannaregio (1981-2001); il quartiere di Bas-Montreuil, a Montreuil, in Francia (1992-93); il concorso per la sistemazione della Spreeinsel a Berlino (1993); il teatro di Aix-en-Provence (2003); il concorso per la nuova città di Pujiangi in Cina (2001-2011); i piani regolatori di varie città italiane (Arezzo, Torino, Sesto San Giovanni,Livorno, Gorizia, per citarne solo alcuni); oltre, naturalmente ai numerosi progetti che durante gli anni Novanta hanno dato un volto nuovo all’ex area industriale della Bicocca.

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