Pesaro: Le api come “centraline ambientali”, nasce il progetto “Diamo valore al territorio”
Firmato nella mattina del 20 luglio il protocollo d'intesa
Pesaro: Le api come “centraline ambientali”, nasce il progetto “Diamo valore al territorio”.
Si chiama “Diamo valore al territorio: rete di biomonitoraggio ambientale mediante le api” il progetto che coinvolge Comune di Pesaro, Provincia di Pesaro e Urbino, Arpa Marche, Centro Ricerche Floristiche Marche, Soroptimist International Club di Pesaro, IIS “A. Cecchi” di Pesaro e IIS “Fermi Sacconi Ceci” di Ascoli Piceno. Realtà protagoniste della firma del Protocollo d’intesa nato per «Dare vita a un’iniziativa che – ha sottolineato Maria Rosa Conti assessora alla Sostenibilità – si avvale delle api come indicatori ambientali. L’obiettivo è creare una rete di monitoraggio composta da diverse arnie dislocate nel territorio regionale per farne delle “centraline ambientali”». Di particolare importanza sarà il ruolo del Parco Miralfiore e della sua area naturalistica “Brilli-Cattarini”, progettata per favorire la conservazione della biodiversità, che “presterà” due delle arnie già presenti, per le rilevazioni che farà Arpam sostenendo, «il lavoro del Comune, da sempre in prima linea per promuovere eventi e attività di educazione ambientale, tutela della salute e protezione sociale. Linee guida che rivolgono lo sguardo all’Agenda2030 e che hanno, in Pesaro2024, una nuova spinta propulsiva» ha aggiunto Conti.
Nel progetto anche la Provincia di Pesaro e Urbino, coordinatrice della rete di rilevamento della qualità dell’aria e del biomonitoraggio dei principali inquinanti aerodispersi nel territorio tramite il Centro Ricerche Floristiche Marche (anche sede del Centro di Educazione Ambientale). La struttura di via Barsanti ospita, tra l’altro, un’area di 4500 mq con un orto botanico con arbusti ed erbe rare o in via di estinzione, «Un ambiente ideale, ricco di piante produttrici di nettare, per l’iniziativa – aggiunge Sandro di Massimo, del Centro -. Già dal 2021 collaboriamo al progetto di Soroptimist che ha collocato due arnie “alternative”, prive di telai, utili al biomonitoraggio programmato dall’associazione». Il Soroptimist International Club di Pesaro, «ha infatti già dato vita al progetto di tutela della biodiversità “Oasi delle api – Saving bees” – ha spiegato Maria Vera Morichi, presidente – voluto per celebrare il centenario dell’associazione. Il progetto, consente di mettere in atto le nostre tre mission: promuovere la tutela della biodiversità; sensibilizzare e creare maggiore consapevolezza ambientale; spingere sull’enpowerment femminile coinvolgendo le donne nella ricerca e nella divulgazione dei dati. Sarà un “best practice” che potremmo ampliare a livello nazionale».
Presente alla firma Rossana Cintoli, direttore generale Arpa Marche, agenzia chiamata a svolgere le attività tecnico-scientifiche per la prevenzione, controllo e vigilanza in materia di igiene, salvaguardia dell’ambiente e di verifica della salubrità degli ambienti di vita, tramite analisi di laboratorio per la ricerca di sostanze chimiche aerodisperse. Il Protocollo prevede eseguirà analisi chimico-biologiche per verificare l’eventuale presenza di residui di sostanze inquinanti (agrofarmaci, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, radionuclidi, diossina, bifenili policlorurati, polveri sottili, ecc.) e l’analisi melissopalinologica (riconoscimento dei pollini) per identificare le specie vegetali di interesse apistico presenti. Arpam metterà poi a disposizione i dati ottenuti. «”Diamo valore al territorio” aggiungerà un tassello al monitoraggio ambientale che quotidianamente svolgiamo attraverso una metodologia nuova, che tiene conto delle api (particolarmente efficaci nell’indicare l’evoluzione) e del miele, come indicatori della qualità ambientale» precisa Cintoli.
A far parte della rete siglata dal Protocollo anche due istituti scolastici della regione da sempre attivi nella tutela dell’ambiente. C’è l’IIS “A. Cecchi”, immerso nel San Bartolo, che ha collocato, all’interno dell’azienda agricola dell’istituto, due alveari e che ha previsto, nell’offerta formativa scolastica, oltre alle attività didattiche e di gestione dell’azienda agricola e del verde storico, un corso di apicoltura, «Il nostro apiario è attivo e funzionante ed è molto importante per i ragazzi e i docenti far parte di quest’iniziativa – dice Chiara Fiorucci, vicepreside – che ben si inserisce nelle attività scolastiche e che permetterà agli studenti di “agire” e toccare con mano l’importanza della conoscenza, delle nozioni e delle competenze acquisite».
Presente anche l’IIS “Fermi Sacconi Ceci” che nel 2021 ha avviato dal 2021 il progetto scolastico “Apiamoci” e che sta eseguendo un monitoraggio ambientale di Ascoli Piceno attraverso «un’arnia tecnologica posizionata all’esterno dell’istituto. L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione Marche e coinvolge il dipartimento di Informatica per la gestione dei dati e il dipartimento di Chimica per le analisi sul miele e sul polline e che orienta tutte le attività legate alla divulgazione e alla gestione dell’alveare nell’ottica dell’inclusione» ha spiegato Lucia Vagnoni, dirigente scolastico.
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