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Pesaro: In Pescheria con la rassegna ‘Oltre l’effimero’ si parla di basket

Martedì 23 maggio

Pesaro: In Pescheria con la rassegna ‘Oltre l’effimero’ si parla di basket.

La prima edizione della rassegna di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024 si era chiusa a gennaio discutendo molto piacevolmente di calcio con Massimo Raffaeli: ora la rassegna ‘Oltre l’effimero’ riprende il filo di discorso e lancia il programma del prossimo autunno parlando di basket all’interno della cornice perfetta: la mostra in Pescheria che celebra la grande storia della pallacanestro in occasione dei 45 anni della rivista fondata da Aldo Giordani.

L’appuntamento è per martedì 23 maggio alle 18 per la presentazione del libro di Emiliano Poddi – autore teatrale e radiofonico che al basket ha dedicato anche un altro romanzo -, Le vittorie imperfette (Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2016): al centro della storia il mitico match Usa/Urss del 9 settembre 1972 alle Olimpiadi. A dialogare con l’autore, Giorgio Bonaga, accademico bolognese, pensatore libero ed ex cestista. Introduce Giuliano Martufi, curatore della rassegna ‘Oltre l’effimero’, che per l’occasione esibirà rari memorabilia del basket pesarese (‘Victoria’, ‘Libertas’ ‘Victoria-Libertas’).

Sasha Belov e Kevin Joyce, due ragazzi all’inseguimento di un sogno: vincere la medaglia d’oro del basket alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Uno si è allenato all’ombra della statua colossale della Grande Madre Russia a Stalingrado, l’altro sui campetti di cemento tra i grattacieli di New York. Due squadre e due mondi contrapposti. Usa-Urss non sarà solo una partita memorabile, sarà per sempre legata ai tre secondi più leggendari e contraddittori della storia dello sport. Ma Monaco ’72 è anche la scena di una strage spaventosa: undici atleti israeliani cadono sotto l’attacco terroristico di Settembre Nero, un lutto che dev’essere riassorbito in fretta per fare spazio alla sfida fra le due superpotenze. Molti anni dopo, inchiodato davanti alla replica notturna di quei quaranta minuti, il narratore torna indietro nel tempo e intreccia le vicende umane dei due protagonisti con la sua infanzia nel campetto di pallacanestro di Cisternino da figlio di genitori ex cestisti. E così il lettore segue Kevin e Sasha negli anni, portarsi addosso l’uno il peso di una sconfitta impossibile da accettare, l’altro di una vittoria da scontare come una condanna, schegge di un tempo che ha lasciato il segno di una eterna vittoria imperfetta, imperfetta come la vita. Scritto con impeccabile senso del ritmo e con una sorprendente adesione umana, il libro di Poddi alterna epica e racconto intimista, spionaggio, tragedia e spigliata commedia d’amore: un romanzo in cui il palleggio echeggia “come il battito del cuore.”

Pesaro: In Pescheria con la rassegna 'Oltre l'effimero' si parla di basket.

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