Padova. Il Comune finanzia 200mila euro per le donne vittime di violenza.
E’ stato presentato venerdì 12 aprile in conferenza stampa a Palazzo Moroni il progetto “Tessere”. All’incontro hanno partecipato e sono intervenuti: Margherita Colonnello, assessora al Sociale, Politiche di Genere e Pari Opportunità, Contrasto alla violenza di genere; Mariangela Zanni, presidente Centro Veneto Progetti Donna; Eleonora Lozzi, presidente Cooperativa Rel.Azioni Positive; Maria Elisabetta Piperata, referente per le azioni di contrasto alla violenza Distretto Bacchiglione – UOC IAF e CF – Consultorio Familiare Padova Nord, delegata dall’Aulss6; Vito Cianci, direttore OUC accettazione e pronto soccorso Azienda Ospedale Università Padova; Samuele Zanella, consigliere dell’Ordine Assistenti sociali del Veneto.
Il Comune di Padova quale ente capofila della rete territoriale antiviolenza, con il Centro Veneto Progetti Donna e Cooperativa Relazioni Positive, ha partecipato all’avviso del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il progetto “Tessere” ottenendo l’approvazione del progetto e un finanziamento di 200 mila euro per due anni.
Obiettivo principale del Progetto “Tessere – Tessere Saperi Specifici e Riconoscere Esperienze” è quello di potenziare la rete territoriale antiviolenza della provincia di Padova e la presa in carico integrata delle donne coinvolte in situazioni di violenza e dei loro figli e figlie.
Il progetto Tessere nasce per garantire l’effettivo e pieno diritto alle donne di vivere libere dalla violenza, e per rispondere sempre più concretamente ai bisogni delle donne che si rivolgono ai Centri antiviolenza di città e provincia.
Il progetto lavorerà in due direzioni. La prima, riguarda il potenziamento del Protocollo di rete per il contrasto alla violenza contro le donne, siglato nel 2021, e il cui lavoro si articola in tre tavoli tematici: il Tavolo “prevenire e promuovere”; il Tavolo “proteggere e perseguire”; il Tavolo “sostenere ed assistere”. Potenziamento che avverrà attraverso azioni di mappatura servizi esistenti e ricognizione protocolli operativi in vigore, di co-progettazione di strategie e procedure operative, di incontri di allargamento della rete territoriale antiviolenza, di percorsi di formazione congiunta, di scambio e analisi dati sul fenomeno della violenza maschile contro le donne nella rete territoriale antiviolenza e alla fine sarà realizzato uno spot promozionale.
La seconda linea di intervento riguarda l’attivazione di iniziative innovative e sperimentali in risposta a specifici bisogni delle donne. Tra le azioni previste: formazioni specifiche per mediatrici linguistico-culturali; un’attivazione specifica per le accoglienze in emergenza, un’iniziativa pilota di housing sociale per permettere alle donne di condividere la casa una volta uscite dal percorso di accoglienza, ma anche l’attivazione di un fondo per le spese legali.
Tutte azioni che compongono una progettualità ed un approccio basati sui diritti umani con al centro la donna nell’ambito del quale le dimensioni di genere e della diversità assumono un rilievo centrale.
La composizione partenariale del progetto vede coinvolti enti con una pluriennale esperienza nel campo della prevenzione e del contrasto al fenomeno della violenza contro le donne sui diversi territori.
Il Comune di Padova, capofila, si è sempre impegnato nel campo delle politiche di genere, pari opportunità, contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni, in sinergia con partner territoriali pubblici e privati. Ha promosso l’apertura dello Sportello Donna nel 2006. Dal 2012 ha attivato due case rifugio per donne vittime di violenza. Nel 2021 ha promosso, in qualità di capofila, al Protocollo di rete per il contrasto alla violenza sulle donne della Provincia di Padova.
Il Centro Veneto Progetti Donna nei 34 anni dalla sua nascita ha sostenuto oltre 11 mila donne. Nel 2023 sono state 1.210 le richieste di aiuto accolte, di cui 475 da parte di donne con figli/e minori. Nello stesso anno sono state accolte nelle case rifugio 19 donne con 14 figli/e minori. Inoltre, 39 donne con 41 figli/e minori sono state accolte in emergenza. Il Centro Veneto Progetti Donna lavora in modo capillare nella Provincia di Padova. Gestisce infatti cinque Centri antiviolenza nel territorio provinciale (Padova, Rubano, Piove di Sacco, Este e Cittadella), gli Sportelli di Padova, Abano Terme, Conselve, Camposampiero, Cadoneghe, Vigodarzere, Solesino, Borgo Veneto. Gestisce inoltre 5 case rifugio.
La Cooperativa Sociale Rel.Azioni Positive nasce nel 2017. Le sue socie lavoratrici sono psicologhe, psicoterapeute, assistenti sociali, esperte in comunicazione, diritti umani, elaborazione dati, con molti anni di esperienza e formazione nell’ambito dei centri antiviolenza e case rifugio gestite dal Centro Veneto Progetti Donna. Gestisce inoltre 2 case rifugio.
La forza della rete partenariale è supportata dall’adesione di soggetti aderenti al Protocollo di rete antiviolenza della Provincia di Padova quali: Prefettura, Questura, Provincia di Padova, Consigliera di parità della Provincia di Padova, Ufficio Scolastico Provinciale, Università di Padova, Comitato dei Sindaci Padova Sud, Comitato dei Sindaci del Distretto Alta Padovana, Conferenza Sindaci Azienda ULSS 6, Azienda Ulss 6 e Azienda Ospedaliera di Padova. Aderiscono al progetto anche alcuni attori a livello locale, regionale e nazionale quali: Regione del Veneto, Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Veneto, Comune di Monselice, Associazione D.i.Re Donne in Rete contro la violenza.
I partner del progetto Tessere si raggrupperanno in Associazione Temporanea di Scopo conferendo mandato e rappresentanza al Comune di Padova, in qualità di ente capofila, in particolare al Settore Servizi Sociali che coordinerà tutte le iniziative collegate al progetto per tutta la sua durata, due anni, da aprile 2024 a marzo 2026.
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