fbpx
CAMBIA LINGUA

Milano, comune mette a bando due palazzine di fine Ottocento per iniziative sociali ed educative

Messe al bando, dal comune, due palazzine di fine Ottocento ristrutturate, sui Navigli, per ospitare attività rivolte ai giovani

Milano, comune mette a bando due palazzine di fine Ottocento per iniziative sociali ed educative.

Due palazzine di fine Ottocento ristrutturate, sui Navigli, con le volte a mattoni, i pavimenti decorati in marmette e i solai in legno, per ospitare attività rivolte ai giovani. Sono l’oggetto del bando pubblicato da Palazzo Marino e aperto fino al 20 aprile.

Sono in Ripa di Porta Ticinese 85-87, a due passi dalla stazione di Porta Genova e dalla Darsena. Il Comune di Milano, con il Municipio 6, le propone in concessione d’uso per 12 anni ad associazioni, onlus, cooperative sociali, fondazioni, affinché siano utilizzate per iniziative sociali, culturali, educative, formative, ricreative, di aggregazione destinate soprattutto ai giovani. La base d’asta è di 15.401 euro l’anno, ovvero il valore di mercato con la riduzione del canone del 70 per cento prevista per le concessioni per scopi sociali.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

La ristrutturazione dei due edifici, costata un milione di euro, è stata completata durante la pandemia con gli oneri di urbanizzazione del Piano Integrato di intervento Barsanti-Autari-Ripa di Porta Ticinese, progetto con cui nella zona sono stati realizzati 90 alloggi.

Alle due palazzine, di due piani fuori terra e una superficie in pianta di 90 e 135 metri quadri, sono stati rifatti le coperture e tutti i solai in legno, rinforzate le murature, cambiati gli impianti, installate pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento, recuperati i pavimenti decorati e un interrato con volta a mattoni, tipici dell’epoca.

Al futuro concessionario Palazzo Marino chiede di farne un luogo di incontro, cultura e ricreazione alternativo alla movida che anima la zona, con due vincoli: la conservazione dell’area esterna pertinenziale di 662 metri quadri e l’uso di non più del 25% degli spazi per attività a reddito, per la sostenibilità economica del progetto.

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×