La storia di San Valentino: dal martirio alla santificazione
La storia di San Valentino nasce da una tragedia.
Siamo nel IV secolo d.C. e Valentino fece convertire una moltitudine di intellettuali pagani del tempo, in un periodo storico complicato poiché il popolo era vessato dalle persecuzioni contro i cristiani per mano dell’imperatore Aureliano, nonostante fossero passati trent’anni dall’Editto di Tolleranza di Costantino, editto che convalidava il Cristianesimo come religione lecita.
A sancire la sua morte fu la celebrazione del matrimonio tra la cristiana Serapia, gravemente affetta da una forma di tubercolosi in stadio molto avanzato, e del legionario pagano romano Sabino. Il giovane supplicò il vescovo di benedire la loro unione, unione che costò agli innamorati, la vita. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso: il Senato di Roma decise di intervenire. Nella notte, arrestano Valentino per poi decapitarlo in gran segreto, in maniera completamente illecita, a Roma nel 347.
Con il passare dei secoli, Valentino diventa il Santo per eccellenza protettore degli innamorati e baluardo dell’amore nel senso più universale del termine. Tutt’oggi, l’altare di San Valentino (situato nella basilica di Terni) dove sono custodite le spoglie del santo, è meta di pellegrinaggio di coppie e non di fedeli provenienti da ogni dove.
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