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Coppa Davis: a Bologna spuntano 500 palline da tennis in via San Felice. L’installazione “Second Serve” del collettivo MAAP

L'iniziativa Second Serve

Coppa Davis: a Bologna spuntano 500 palline da tennis in via San Felice. L’installazione “Second Serve” del collettivo MAAP.

In occasione della settimana che vede Bologna protagonista delle Finali di Coppa Davis, via San Felice si trasforma in un luogo di riflessione artistica e ambientale grazie a Second Serve, la nuova installazione realizzata dal collettivo femminista MAAP. L’opera, visibile sotto il portico dell’ex chiesa di San Nicolò, è composta da 500 palline da tennis sospese tramite filo di nylon trasparente e ordinate su due reti da tennis, creando un effetto visivo sorprendente e dal forte impatto simbolico.

Coppa Davis: a Bologna spuntano 500 palline da tennis in via San Felice. L’installazione “Second Serve” del collettivo MAAP

Second Serve: l’arte che racconta la seconda vita delle palline da tennis

Ciò che può sembrare una semplice scenografia urbana è in realtà un progetto con un profondo significato ecologico. Second Serve rappresenta il viaggio delle palline da tennis dopo il loro utilizzo, un percorso reso possibile grazie alla collaborazione tra Dunlop e ReTurn, società benefit impegnata nel riciclo dei materiali sportivi.

Le palline vengono raccolte in numerosi circoli del nord Italia e, attraverso un complesso ciclo di lavorazione (che prevede separazione, polverizzazione e trasformazione) diventano componenti per suole di scarpe, rivestimenti per impianti sportivi, tappeti e altri materiali destinati a una seconda vita. L’opera nasce proprio per valorizzare questo messaggio di economia circolare, inserendolo nel contesto della manifestazione tennistica più attesa dell’anno.

L’installazione è stata resa possibile grazie al sostegno del Comune di Bologna, della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) e alla donazione di 500 palline da parte di Dunlop, oltre alle due reti da tennis messe a disposizione dalla Virtus Tennis. Un lavoro corale che unisce istituzioni, sport e arte pubblica.

Coppa Davis: a Bologna spuntano 500 palline da tennis in via San Felice. L’installazione “Second Serve” del collettivo MAAP

MAAP: “Alzare lo sguardo per cambiare prospettiva”

La curatrice e presidente del collettivo MAAP, Stefania Dubla, sottolinea il valore simbolico del progetto: “Alzare gli occhi significa guardare oltre. Come per il Tour de France, abbiamo voluto associare a un grande evento sportivo un messaggio che parla di ambiente, rigenerazione e riconquista degli spazi pubblici. Via San Felice, dopo mesi difficili, sta ritrovando nuova energia e ci ha accolto con apertura e interesse, valori spesso soffocati da un clima mediatico dominato da violenza e degrado culturale.”

L’intento dell’opera è dunque quello di stimolare una nuova lettura dello spazio urbano e promuovere un dialogo che unisca sport, comunità e sostenibilità.

A evidenziare l’urgenza del progetto interviene Marco Giampieretti, presidente di ReTurn Società Benefit: “Nel mondo vengono consumate circa 400 milioni di palline da tennis e padel ogni anno, oltre 10 milioni solo in Italia, e la maggior parte finisce in discarica. ReTurn, insieme ai partner, lavora per riciclarle trasformandole in prodotti innovativi e utili. Siamo orgogliosi di contribuire a questa iniziativa che sensibilizza sul rispetto dell’ambiente e sulla promozione dell’economia circolare nello sport.”

Il ruolo di Dunlop: un impegno storico per la sostenibilità

Anche Dunlop, marchio con oltre un secolo di storia nel tennis, conferma la propria attenzione ai temi green. Jason D’Alessandro, marketing manager di Dunlop Italia, ricorda: “Da più di 100 anni Dunlop investe nel tennis e nella sostenibilità. Il packaging introdotto nel 2025, realizzato con materiali riciclati, ne è la prova. Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto di recupero delle palline promosso da ReTurn: siamo al secondo anno di una collaborazione nata alle Nitto ATP Finals e portata avanti con energia anche alle Finali di Coppa Davis di Bologna.”

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