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Crotone, nuovi sviluppi nell’inchiesta sui corsi di formazione: un arresto e due sospensioni per docenti e personale scolastico

Misure cautelari per corruzione, concussione, truffa aggravata, falso e rivelazione di segreti d’ufficio nell’indagine che coinvolge l’istituto “Pertini–Santoni”.

Crotone, nuovi sviluppi nell’inchiesta sui corsi di formazione: un arresto e due sospensioni per docenti e personale scolastico.

Proseguono gli sviluppi dell’ampia indagine sui corsi di formazione scolastici e universitari che coinvolge l’Istituto d’Istruzione Superiore “Pertini–Santoni” di Crotone.

Nella giornata del 19 novembre 2025, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo hanno dato esecuzione a una nuova ordinanza del GIP di Crotone, su richiesta della Procura diretta dal dott. Domenico Guarascio.

È stato posto agli arresti domiciliari C.G., 64 anni, già docente e dipendente MIUR, nonché titolare di quote di una società di formazione con sede a Roma e figura di coordinamento tra scuola e Università e-Campus.

Secondo l’impianto accusatorio, allo stato delle indagini, avrebbe concorso in corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, legati alla gestione dei test preselettivi per il TFA sostegno 2021-2022 (Link Campus University).

Corruzione per anticipare le risposte al test TFA

Le indagini avrebbero ricostruito un sistema corruttivo finalizzato a rivelare, prima della prova, le risposte dei quesiti del concorso TFA sostegno – scuole secondarie di secondo grado.

Un pubblico ufficiale ancora non identificato avrebbe ricevuto (o accettato la promessa) di somme di denaro per fornire anticipazioni riservate.

In questo schema, C.G. avrebbe svolto un ruolo di intermediario, ricevendo o accettando la promessa di 5.000 euro, poi in parte girati a S.I., 69 anni, dirigente scolastica dell’epoca, e a C.E., 40 anni, responsabile del polo didattico eCampus di Crotone.

Questi ultimi avrebbero poi fornito le risposte segrete ai candidati che pagavano la somma richiesta.

Due docenti sospese fino al 2026

Nell’ambito della stessa ordinanza, il GIP ha disposto la misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio e dal servizio, con divieto di insegnare fino alla fine dell’anno scolastico 2025-2026, nei confronti di:

  • A.F., 52 anni, docente e collaboratrice del dirigente scolastico.

La docente è ritenuta responsabile, a vario titolo, di: falso ideologico in atto pubblico, truffa aggravata, induzione in errore dell’amministrazione. 

In qualità di membro della commissione per la selezione di 25 educatori professionali per un progetto rivolto ad alunni con disabilità (maggio 2022), avrebbe: certificato falsamente la regolare presentazione di candidature mai pervenute nei termini; attestato la presunta idoneità di una candidata senza alcuna reale valutazione, basandosi su un curriculum mendace non allegato agli atti; concorso nel determinare l’assunzione della candidata priva dei requisiti, inducendo in errore la scuola e la Provincia (finanziatrice del progetto); favorito l’assenza non giustificata di una docente (la figlia della dirigente S.I.), consentendole di percepire 3.376,44 euro non dovuti.

  • M.L., 64 anni, docente vicaria della dirigente scolastica.

La docente è accusata di: falso ideologico, falso materiale, concussione.

Secondo le accuse, avrebbe redatto un documento falso per far risultare “regolare” e “pervenuta come dovuta” la domanda di un candidato agli esami integrativi per il diploma di geometra, nonostante fosse intempestiva e irregolare.

Inoltre, avrebbe esercitato pressioni sui commissari d’esame affinché promuovessero forzatamente un candidato, riportando la minaccia della dirigente S.I. di negare loro l’autorizzazione a esercitare la libera professione nell’anno successivo.

Queste misure si inseriscono in un quadro investigativo più ampio, già culminato con altre misure cautelari il 12 novembre scorso, relativo alla verifica della legalità nella gestione scolastica, nelle procedure concorsuali e nei rapporti con enti universitari.

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