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West Nile, casi in forte aumento in Italia: raddoppiati in una settimana. Nove i morti, allerta in 10 regioni

Aumentano i casi di West Nile in Italia: 89 infezioni confermate, 8 vittime e nuovi contagi in Lazio, Campania, Puglia e Veneto. L’ISS rassicura ma invita alla prevenzione contro le punture di zanzara.

West Nile, casi in forte aumento in Italia: raddoppiati in una settimana. Nove i morti, allerta in 10 regioni.

ROMA, 30 luglio 2025 – I casi di infezione da virus West Nile in Italia sono più che raddoppiati nell’arco di una settimana, passando da 32 a 89 notifiche all’Istituto Superiore di Sanità (ISS). L’ultimo bollettino pubblicato oggi aggiorna anche il bilancio delle vittime: otto decessi confermati, ai quali se ne aggiunge un non ancora notificato, avvenuto nel casertano nelle ultime 24 ore.

40 casi neuroinvasivi e 31 province coinvolte: la mappa della diffusione

Il virus, trasmesso esclusivamente dalle punture di zanzara – come ricordano gli esperti – ha colpito in modo più grave in 40 casi neuro-invasivi, con sintomi che includono encefaliti e meningiti. Le regioni più colpite:

  • Lazio: 23 casi neuroinvasivi, 35 con febbre e 2 decessi
  • Campania: 10 casi neuroinvasivi, 4 febbre, 1 asintomatico, 5 decessi
  • Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna: casi sparsi tra forme gravi e febbrili
  • Foggia (Puglia): un primo caso confermato su cavallo
  • Lecce (Puglia): donatore di sangue risultato positivo (asintomatico)

Secondo l’ISS, la circolazione del virus è confermata in 31 province, appartenenti a 10 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna.

Allerta sanitaria: “Nessuna epidemia, ma attenzione massima”

Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento malattie infettive dell’ISS, rassicura: “Non siamo in una situazione di allarme. Il virus non si trasmette da persona a persona, ma solo con la puntura di zanzare infette. Tuttavia, è fondamentale adottare misure preventive”.

Le raccomandazioni degli esperti:

  • Evitare ristagni d’acqua dove proliferano le zanzare
  • Usare repellenti e zanzariere
  • Rivolgersi al medico per febbre superiore a 38°C
  • Segnalare tempestivamente casi sospetti

Le autorità sanitarie ricordano che tutte le misure di prevenzione sono attive, anche per quanto riguarda donazioni di sangue, trapianti e trasfusioni.

Formazione medica e informazione alla popolazione

Per rafforzare la risposta sanitaria, sono in corso attività formative. La ASL di Latina ha già coinvolto oltre 1.000 operatori sanitari – tra medici di base e pediatri – in un corso di aggiornamento specifico. Inoltre, la FIMMG (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale), in collaborazione con la società scientifica Metis, ha realizzato un’infografica da diffondere a tutti i medici per informare correttamente la popolazione.

Boschi (Italia Viva): “Il Governo deve agire in fretta”

Critica l’onorevole Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute:

“Di fronte a questi numeri non possiamo limitarci a registrare l’emergenza. Serve una risposta rapida, coordinata ed efficace da parte del Governo.”

Un’emergenza sotto controllo, ma con potenziale d’espansione

Gli esperti della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMEVEP) avvertono che i casi confermati potrebbero rappresentare solo “la punta dell’iceberg”, suggerendo una possibile circolazione più ampia e silenziosa del virus. Si tratta quindi di un’emergenza monitorata, ma che richiede attenzione, rapidità di diagnosi e consapevolezza da parte della popolazione.

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