Viterbo: sequestrati 20 cani, tra cui 6 cuccioli, dalle guardie zoofile dell’Oipa
L’associazione invita a segnalare casi di degrado e maltrattamento di cui si sia a conoscenza e di rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.
Viterbo: sequestrati 20 cani, tra cui 6 cuccioli, dalle guardie zoofile dell’Oipa.
Venti cani costretti a vivere in un contesto di estremo degrado igienico-sanitario tra cumuli di sporcizia, escrementi, ammassi di oggetti, avanzi di cibo sono stati sequestrati dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a Tarquinia, in provincia di Viterbo. Chi li deteneva è ora indagato per maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale.
«A seguito di una segnalazione abbiamo iniziato a indagare e, verificata la gravità delle condizioni in cui erano costretti a vivere i cani, dopo aver ottenuto dal Pm del Tribunale di Civitavecchia il provvedimento giudiziario di perquisizione, con il supporto della polizia locale abbiamo proceduto a un sequestro d’urgenza», spiega la coordinatrice del Nucleo delle guardie zoofile Oipa di Viterbo e provincia, Giuliana Rodegher. «I cani, tra cui sei cuccioli in età di svezzamento, si trovano ora in custodia nel canile comunale di Tarquinia per essere curati. Solo un barboncino, al quale è stata amputata la zampa posteriore sinistra per le complicazioni dovute a una ferita non curata, si trova ora in custodia temporanea privata».
Una volta definito il procedimento penale, i cani potranno essere tutti adottati.
«Prevediamo di sottoporli a un percorso rieducativo poiché lo stato e il contesto in cui li abbiamo trovati gli animali erano terribili», continua Giuliana Rodegher. «Abbiamo impiegato parecchie ore per prendere tutti i cani. Non è stato un sequestro semplice: nonostante il decreto di perquisizione il detentore non era collaborativo mostrandosi a volte ostile».
L’Oipa invita a segnalare casi di degrado e maltrattamento di cui si sia a conoscenza e di rivolgersi sempre alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.
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